La recessione ha effetti positivi sull’ambiente

di Redazione Commenta

Negli ultimi tre mesi l’inquinamento della sola città di Pechino, una delle più inquinate al mondo, se non la più inquinata, è crollato del 25%, in pratica un quarto in meno rispetto agli ultimi 7 anni. Effetto degli investimenti sulle rinnovabili? Pare proprio di no, la risposta, secondo tecnici esperti, è nella recessione. La crisi economica avrà anche tanti effetti negativi, i quali purtroppo sono stranoti, ma come ogni cosa, ha anche qualche aspetto positivo.

In primo luogo, la gente non può più permettersi di spostarsi in auto, e quindi sono aumentate le biciclette e lo spostamento con i mezzi pubblici. Le case automobilistiche hanno risentito della crisi, ma ancor di più ne hanno risentito quelle che producevano i Suv, ora tutti parcheggiati nelle concessionarie, mentre le uniche auto che vengono vendute sono quelle ecologiche o comunque quelle che consumano meno.

Solo nella provincia del Guangdong, hanno chiuso 62.400 imprese. Anche questo è un effetto negativo, ma ha portato ad un minore tasso di emissioni di CO2 da parte delle industrie ed una minor produzione di elettricità, che in Cina è quasi esclusivamente fondata sul carbone, il che ha abbattuto l’inquinamento atmosferico.

Ma dati positivi, dal punto di vista ambientale, si registrano anche in Occidente. In America ad esempio sempre più persone decidono di lasciare la loro vita cittadina, fatta di agi e consumi, e di ritirarsi nelle campagne, con uno stile di vita più sostenibile. Sempre più imprese, ma anche le case private, puntano sulle rinnovabili, ma qui ancora ci sono dei problemi.

Investire sulle energie rinnovabili, per quanto sia conveniente dal punto di vista ambientale e del consumo, è molto impegnativo dal punto di vista degli investimenti. Con la crisi sono crollati il prezzo del petrolio (sceso a circa un terzo rispetto alla scorsa estate) e del carbone. Questo ha portato ad un ritorno all’utilizzo dei combustibili fossili, il quale mortifica l’economia del rinnovabile, che non riceve più investimenti da grandi multinazionali.

Quello a cui bisogna puntare adesso è il finanziamento statale. Questo Obama l’ha capito molto bene, e per questo ha gli occhi di tutto il mondo puntati a favore. Per poter uscire dalla crisi puliti (nel vero senso della parola) bisogna investire sulle rinnovabili, ma non essendoci molto denaro in giro ultimamente, gli incentivi statali saranno fondamentali. Negli States lo fanno, bisognerà vedere se e come l’Italia deciderà di aderire, e se veramente darà quella mano che l’ambiente continua a chiedere, ma che non può ottenere al costo di una crisi economica.

Fonte: [Repubblica]

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