Rinnovabili ed efficienza energetica, gli Stati generali chiedono confronto

di Redazione Commenta

conferenza stati generaliSi è svolta ieri mattina dalle ore 11 la conferenza degli Stati generali per le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica. Obiettivo del summit che ha visto la Capitale come luogo d’incontro è quello di proporre la modifica ai Decreti legge sulle rinnovabili e sul Quinto conto energia oggi nel pomeriggio, in occasione della Fiera Solarexpo di Verona dove è atteso, tra gli altri, il ministro dell’Ambiente Corrado Clini.

Moltissimi sono stati i promotori della conferenza, tra associazioni, imprese e consorzi che operano nel settore. Per citare solo qualche nome, ricordiamo Aes (Azione Energia Solare), Assolterm (Associazione Italiana Solare Termico), Fiper (Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili), Anest (Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica), Anev (Associazione Nazionale Energia dal Vento). Il summit, che ha visto la partecipazione di Greenpeace, Wwf e Legambiente, è giunto ad un accordo condiviso che chiede al governo la modifica dei Decreti legge sulle rinnovabili e rilanci il settore con investimenti e che, soprattutto, rivedere il taglio degli incentivi che potrebbe mettere in crisi l’intera filiera.

In dettaglio si richiede che vengano emanati al più presto il Decreto sulle rinnovabili termiche, atteso dal mese di settembre 2011, che vengano definiti gli obiettivi dei certificati bianchi al 2020, e sulla produzione del biometano che potrebbe essere una risposta al caro benzina e incentivare la mobilità sostenibile. Nel campo dell’elettrico si chiede invece di snellire la burocrazina e quindi di eliminare il sistema dei registri e dei limiti annui allo sviluppo di diverse tecnologie; per il fotovoltaico si chiede di tornare al quarto conto energia e al limite di 7 miliardi. Del quarto conto energia si rimpiangono anche i premi prvisti per gli impianti più costosi e si propongono nuovi incentivi per gli impianti realizzati con almeno l’80% di materiali prodotti nell’Unione Europa, a sostegno dell’economia comunitaria.

[Fonti: Ansa; Adnkronos]

[Photo Credit | Thinkstock]

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