Riqualificazione energetica e incentivi

di Daniele Pace Commenta

Da anni ormai il Governo ha deciso di stanziare degli incentivi economici e fiscali in favore di chi vuol migliorare l’efficienza energetica dei propri immobili. Lo scopo, sulla scorta degli obiettivi fissati a livello sovranazionale, è quello di migliorare sempre di più la classe energetica degli immobili e così diminuire l’impatto ambientale.

riqualificazione energetica
riqualificazione energetica

Per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici spesso non è necessario fare interventi invasivi; ad esempio, basterebbe scegliere una pompa di calore aria acqua per poter rendere più efficiente l’immobile dal punto di vista energetico. Di seguito alcuni interessanti incentivi messi a disposizione dallo Stato.

Ecobonus

L’Ecobonus 65% per il 2024 è un incentivo statale che ha l’obiettivo di facilitare il rinnovamento di impianti energetici ed edifici, al fine di ridurre i consumi energetici e l’inquinamento ambientale. Questo bonus è accessibile a qualsiasi cittadino, proprietario o usufruttuario dell’edificio interessato dai lavori di riqualificazione. Gli interventi devono essere effettuati su edifici esistenti, indipendentemente dalla categoria catastale, e sono inclusi anche i negozi e gli edifici commerciali. Per usufruire dell’Ecobonus 65% nel 2024 è necessaria l’asseverazione di un tecnico abilitato (o, in alcuni casi, una dichiarazione del fornitore) e l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) in grado di certificare le prestazioni energetiche dell’edificio. L’incentivo copre vari interventi, tra cui la riqualificazione energetica, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti ad alta efficienza energetica, l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di acqua calda e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con sistemi a pompa di calore aria acqua calda o impianti geotermici.

Conto termico 2.0

Il nuovo Conto Termico 2.0, disciplinato dal D.M. 16 febbraio 2016, è un incentivo statale erogato dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) che facilita interventi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici già esistenti e per produrre energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza. I primi incentivi sono riservati alle pubbliche amministrazioni, mentre quelli per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili sono estesi anche a privati ed imprese. Come già detto, il Conto Termico 2.0 copre interventi su edifici o unità immobiliari esistenti ed accatastati, dotati di un impianto di riscaldamento, come la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche, con una potenza termica utile nominale fino a 2000 kW. Con tale agevolazione, inoltre, è possibile sostituire gli impianti di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali con generatori di calore alimentati da biomassa, come stufe, termo-camini o caldaie con una potenza termica nominale fino a 2000 kWt; installare collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling, ed effettuare la sostituzione di scaldacqua elettrici con modelli a pompa di calore. Per quanto concerne i requisiti tecnici, sono esplicitati nelle Regole applicative del D.M. 16 febbraio 2016 e variano in base al tipo di intervento.

Superbonus

Per tutto l’anno 2024 è stato previsto il c.d. Superbonus, il quale garantisce detrazioni pari al 70% della spesa per tutti gli interventi su edifici plurifamiliari oppure assimilabili. Gli interventi che rientrano nell’oggetto del bonus sono molteplici: isolamento termico, interventi antisismici, installazione di impianti di riscaldamento moderni come quelli con pompa di calore, eliminazione delle barriere architettoniche, installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici e altri ancora. I massimali variano in virtù dell’intervento e dal numero delle unità abitative coinvolte, per maggiori dettagli è consigliabile visitare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

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