Un riso due volte più produttivo sconfiggerà la fame nel mondo

di Redazione 3

Uno dei temi più caldi che stimola l’ingegno di scienziati e cervelli di tutto il mondo è l’individuazione di soluzioni concrete e valide all’annoso problema della fame nel mondo. Migliaia di persone, soprattutto donne e bambini, muoiono ogni giorno nelle aree sottosviluppate della Terra per malattie legate alla malnutrizione, o peggio, si spengono letteralmente di fame e di stenti.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Alberta ha trovato il modo di raddoppiare la produzione dalle colture di riso, in alcuni dei Paesi pià poveri del mondo, facilitando in tal modo l’approvvigionamento alimentare delle popolazioni in difficoltà.

Girolamo Bernier, un dottorando del Department of Agricultural, Food and Nutritional Science ha identificato un gruppo di geni del riso che consentono un rendimento fino al 100 per cento in più anche in gravi condizioni di siccità.E’ la prima volta in assoluto che questo gruppo di geni del riso viene individuato e la scoperta segna una svolta nella ricerca sul potenziamento dei raccolti agricoli, dal momento che potrebbe risolvere i problemi che affliggono gli agricoltori di Paesi come l’India e la Thailandia, spesso costretti a fronteggiare lunghi periodi di siccità. Inoltre, questa scoperta risulta di fondamentale importanza proprio perchè il riso è al primo posto delle colture consumate dall’intera umanità ogni anno.

I risultati dello studio sono stati pubblicati di recente sulla rivista di scienze vegetali Euphytica. La ricerca di Bernier ha avuto inizio quattro anni fa e si è focalizzata sul riso che cresce sugli altopiani che, a differenza della maggior parte delle colture di riso, si sviluppa in campi asciutti, non allagati.

Se la siccità colpisce, il raccolto può addirittura essere azzerrato completamente – ha detto Bernier – che ha condotto la sua ricerca presso l’International Rice Research Institute, nelle Filippine, in collaborazione con gli scienziati del posto e con esperti provenienti dall’India.

Lo studioso ha iniziato con 126 marcatori genetici e ridotto la sua ricerca a un gruppo di geni, finchè non ha ottenuto i risultati desiderati. In molte gravi condizioni di siccità, il riso con i nuovi ceppi genetici ha prodotto il doppio rispetto alle normali piante non modificate. I nuovi geni stimolano infatti le piante di riso a sviluppare radici più profonde, che consentono di accedere a una quantità maggiore di acqua immagazzinata nel sottosuolo.

Per la sussistenza degli agricoltori che si basano sulla coltivazione per alimentare le loro famiglie, questo rendimento extra può fare decisamente la differenza.
Meno perdita di raccolto a causa della siccità significa anche un aumento della fornitura di riso a livello globale.

Commenti (3)

  1. Certo, proprio come i netbook che dovevano informatizzare i paesi del 3^ mondo e che poi sono diventati un modello di business.
    Se vogliamo eliminare la fame nel mondo, dobbiamo eliminare la schiavitù economica imposta dalle multinazionali.
    Se vuoi approfondire, guarda questo:
    http://it.youtube.com/watch?v=9L-6O7DvFiE&feature=PlayList&p=9BD4489392789032&index=0&playnext=1

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