Allarme maltempo Marzo2016

Allarme maltempo, ancora ore difficili al sud Italia

Allarme maltempo Marzo2016
Atipico è forse l’aggettivo che meglio descrive l’inverno di quest’anno. Una stagione che ha visto condizioni meteorologiche inusuali susseguirsi in tutta Italia con temperature spesso sensibilmente al di sopra delle medie stagionali e vere e proprie ondate di siccità che statisticamente mal si coniugano alla stagione invernale. Anche la fine di febbraio e questo inizio di marzo sono caratterizzati da un nuovo allarme maltempo con condizioni meteo avverse che nelle scorse ore hanno purtroppo provocato vittime, danni e disagi.

Cotylorhiza tuberculata meduse 2013

Meduse 2013, la situazione in Puglia, Calabria e Basilicata

Cotylorhiza tuberculata meduse 2013

Proseguiamo con i nostri articoli di informazione sulla presenza delle meduse nel Mediterraneo per l’estate 2013 per rassicurare, o per avvisare, i bagnanti della pericolosità o meno delle acque nelle località balneari in cui stanno trascorrendo le vacanze. Dopo aver monitorato la situazione delle meduse in Sardegna e in Sicilia, vediamo oggi quali le presenze e gli avvistamenti dell’ultima settimana per le meduse in Puglia, Calabria, e Basilicata, e delle località balneari più rinomate del Sud Italia.

Acqua inquinata in Calabria, situazione da terzo mondo

Acqua inquinata Calabria alacoLa vicenda che sta colpendo la Calabria sembra davvero provenire da uno dei piccoli e poveri villaggi del terzo mondo, eppure è una realtà italiana. Il lago di Alaco, nella provincia di Vibo Valentia, serve 88 comuni della Calabria centrale e 400mila persone ma l’acqua non è più buona neppure per lavarsi perché è inquinata. Dalle testimonianze locali si apprende che alcuni giorni esce dai rubinetti delle case servite dall’invaso di Alaco un’acqua “marrone chiaro, rosso ruggine, dall’odore fetido e carica di malattie”.

Terremoto nel Pollino. Epicentro a Mormanno, Cosenza

Una forte scossa di terremoto ha fatto tremare l’area del massiccio del Pollino, fra le province di Potenza e Cosenza. L’INGV segnala una scossa principale di magnitudo 5 della Scala Richter, registrata alle ore 1.05 della notte di venerdì 26 ottobre. L’epicentro era situato fra i comuni di Mormanno e Laino Castello a 6,3Km di profondità.
Numerose le chiamate ai Vigili del Fuoco e paura a Mormanno per alcune crepe che si sono aperte nell’edificio dell’ospedale cittadino, di cui ora il sindaco dovrà decidere l’evacuazione.

sisma calabria

Terremoto a Cosenza. La terra continua a tremare in Calabria

sisma calabriaDopo il sisma della settimana scorsa che ha causato la morte di 7 persone in Emilia Romagna, e centinaia di dispersi e sfollati, la terra continua a tremare nel Sud del Paese. Questa mattina alle 4 si sono sentite diverse scosse di terremoto nell’area del Cosentino tra 4.3 e 3.2 di magnitudo. La zona più settentrionale della Calabria, al confine con la Basilicata, nell’ultimo anno ha registrato 550 scosse di terremoto. Un avvertimento?

Ambiente, “Scorie tossiche sotto terra” nella fabbrica Marlane di Praia

Non tutti conoscono il caso di Marlane di Praia a Mare nella provincia di Cosenza, forse perché la stampa poco ha parlato della vicenda, una delle tante scomode, o perché il processo contro la fabbrica dei morti, come è stata ribattezzata l’azienda tessile del gruppo Marzotto, va avanti da 13 anni. Questa volta il procuratore capo Bruno Giordano (lo stesso delle navi dei veleni) e la Pm Antonella Lauri, sostituita poi dal Pm Carotenuto, vogliono davvero andare a fondo nella vicenda e fare giustizia per le vittime uccise dal cancro.

Mante avvistate in Calabria: “bellissimi animali imparentati con gli squali”

Non finiscono qui gli avvistamenti curiosi dell’estate: dopo lo squalo bianco a Capraia e la pantera nella Maremma, un branco di una decina di mante è stato avvistato nelle acque di Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Gli istruttori subacquei Rocco Tedesco e Dino Pizzuto del Centro Immersioni Costa Viola non hanno resistito alla tentazione di nuotare tra gli esemplari giganti di Mobula Mobular. Ecco il commento del primo sub e presidente del Centro Immersioni reggino, Rocco Tedesco

Questi bellissimi animali sono imparentati con gli squali e sono temuti dai pescatori che li conoscono come pesce diavolo, ma sono un vero spettacolo della natura e dobbiamo ritenerci fortunati per aver avuto la possibilità di riprenderli. E’ stata una grandissima emozione nuotare assieme a loro.

Tartarughe marine, ambientalisti e volontari vegliano sulla schiusa delle uova in Calabria

Adottare una spiaggia in cui le uova delle tartarughe marine si stanno schiudendo e presidiarla per evitare fonti di disturbo, in un periodo delicato per la sopravvivenza e l’equilibrio riproduttivo della specie: un gesto protettivo che in Calabria sta accomunando diverse associazioni ambientaliste e volontari, uniti nell’intento di difendere le Caretta-caretta che vengono a deporre le loro uova sui lidi calabresi, come avviene da decenni ormai sulla costa jonica, dai molteplici rischi e pericoli per gli animali neonati imputabili alcuni alla natura stessa altri all’invadenza dell’uomo. Ed è su questo ultimo fronte che operano i volontari.

Calabria, storie di scorie al sapore di agrumi

Poison è il nome di un profumo al veleno, speziato di scorie, venato di nichel e vanadio, con un tocco leggero ma proprio leggero di agrumi marci come i negrieri. E’ il fiore all’occhiello delle fragranze made in Calabria, terra in cui la macchina del fango non è mica solo quell’espressione ormai abusata ed abusiva che abbonda sulle facce di bronzo di certa politica. Qualche giorno fa, nell’ambito di un’indagine della procura vibonese, durata due anni, e condotta in collaborazione con la Guardia di Finanza, si è scoperto infatti che di fanghi altamente inquinanti e pericolosi, trafficati dalla criminalità organizzata, nella regione meridionale ne sono entrate almeno 135 mila tonnellate dal 2009 ad oggi.

Fotovoltaico Calabria: nuovo impianto Enel Green Power-Sharp

Si risparmieranno 5.800 tonnellate annue di anidride carbonica (CO2), e non saranno bruciati combustibili fossi pari a 634 “Tep”, ovverosia tonnellate di petrolio equivalenti. E’ questo il risparmio ambientale che garantirà nella Regione Calabria, ed in particolare ad Altomonte, frazione Serragiumenta, un impianto fotovoltaico a terra avente una capacità complessiva cumulata pari a 5 MW.

L’impianto è stato infatti completato da “ESSE”, una joint venture paritetica tra la controllata verde di Enel, Enel Green Power, ed il colosso giapponese Sharp; “ESSE” sta infatti per Enel Green Power & Sharp Solar Energy. L’impianto fotovoltaico è stato realizzato proprio con i pannelli solari Sharp a fronte di una capacità di produzione di energia pulita pari annualmente a ben 7,5 milioni di chilowattora, quanti ne bastano per soddisfare il fabbisogno energetico annuo di 2.800 famiglie.

Maltempo, a rischio frane il 100% dei Comuni in Calabria

Una radiografia del territorio decisamente sconfortante quella immortalata da Ecosistema Rischio 2010, il rapporto sul rischio idrogeologico dei comuni calabresi realizzato da Legambiente nell’ambito di Operazione Fiumi, campagna di sensibilizzazione e prevenzione organizzata dall’associazione ambientalista in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile.

La Calabria ospita infatti 409 comuni a rischio frane ed alluvioni ovvero il 100% del totale. L’aspetto più preoccupante è la presenza, nel 26% dei casi, di scuole ed ospedali nelle zone rosse del dissesto idrogeologico. Una gestione dello sviluppo urbano scriteriata, quella della gran parte delle amministrazioni comunali, alla luce di un 83% dei comuni con abitazioni edificate in aree golenali, negli alvei dei fiumi piuttosto che in aree a rischio frana.

Tartarughe “sfrattate” dal cemento in Calabria

Se c’è un paese che in Italia può essere considerato la patria delle tartarughe, questo è Galati, in provincia di Reggio Calabria, dove nidifica il 70% delle tartarughe italiane. Almeno fino ad oggi. Un progetto della Rdv (Rosa dei Venti) ha intenzione di distruggere questo Paradiso con una colata di cemento proprio in tutta l’area dove gli animali depongono le proprie uova, mettendo in serio pericolo la sopravvivenza della specie.

A denunciare tutto è Legambiente, che oltre ad assegnare la bandiera nera all’azienda e al comune di Brancaleone (di cui Galati è una frazione), ha anche reso noto al pubblico lo scempio che quest’azienda ha intenzione di attuare. Secondo quanto spiegato da Antonio Morabito, presidente di Legambiente Calabria,

il progetto prevede anche un centro commerciale, un albergo club house, impianti sportivi, piscine,  campi da golf a 18 buche nel territorio a maggior rischio desertificazione della provincia reggina. Il tutto per un’estensione di 11.420 ettari.

Navi dei veleni: “le scorie portatele in Parlamento”

striscione navi dei veleni

La Calabria è stanca di aspettare, e per questo ieri è scesa in piazza, in diverse località della regione, per protestare contro l’immobilità del Governo italiano. Le cosiddette “navi dei veleni“, conosciute anche come “navi a perdere“, affondate dolosamente dalla mafia negli anni ’80, sono state scoperte mesi fa, ma dopo averne dato notizia, la vicenda è stata immediatamente messa a tacere.

Probabilmente per una questione di costi (troppo oneroso trovare ed eliminare le navi che inquinano la costa calabrese) o solo perché le priorità al momento sono altre, fatto sta che la popolazione di una delle regioni che più di tutte vive di turismo, si ritrova con la consapevolezza che la propria acqua è inquinata da scorie radioattive e non solo, ma nessuno le viene a togliere da lì.

Per protestare contro questo scandalo ieri Legambiente e WWF hanno organizzato diverse manifestazioni contro l’immobilità del Governo, a cui hanno partecipato giovani e anziani, studenti e lavoratori, politici locali e regionali, ed anche una delegazione dell’Italia dei Valori che, al fianco di qualche esponente del Partito Democratico, ha ammesso che questo scempio non è accettabile, e denuncia, come dice lo stesso Antonio Di Pietro, una “legalità violentata”.

Siti di stoccaggio delle scorie radioattive: il Governo agisce nell’ombra e le regioni non ci stanno

fusto radioattivo

Lo sapete dove verranno stoccate le scorie radioattive che arriveranno una volta ultimate le centrali nucleari? Certo che no, perché nessuna fonte istituzionale annuncia quali cittadini il Governo ha scelto di far morire di cancro. Un’idea ci viene dal Quotidiano della Calabria, il quale ha reso noto che quella regione, insieme alla Liguria, potrebbe essere tra le scelte del Governo.

Solo che i governi regionali non ci stanno. L’assessore all’Ambiente della Regione Calabria, Silvio Greco, ha annunciato ieri che impugnerà davanti alla Corte Costituzionale la legge 99 del 23 luglio 2009, la quale impone i siti dove stoccare i rifiuti radioattivi. La Calabria infatti ha già tanti problemi con i rifiuti, specialmente quelli tossici, visto che nei giorni scorsi sono state rilevate più navi affondate vicino le coste del cosentino e del reggino, le famose “Navi dei Veleni” annunciate dal pentito di ‘ndrangheta Francesco Fonti. Dunque un ulteriore discarica (e chissà, forse più di una) contribuirebbe ad affondare ancora di più una popolazione che sta presentando un numero sempre maggiore di casi di cancro, apparentemente inspiegabili.