Un po’ come un reporter della National Geographic, il giovane Igor D’India, palermitano di 27 anni, ripercorre a ritroso il letto del fiume Oreto e ci descrive tutto quel che vede lungo il corso d’acqua della sua città durante le diverse stagioni: copertoni, lavatrici, carcasse d’ auto, schiume inquinanti. Come sfondo la natura con i suoi colori, i suoi profumi, piccoli anfibi, tartarughe, anatre, agrumeti e cascate. Il film-documentario dura ben 9 ore e racchiude oltre 40 ore di risalita del lungo fiume. Le riprese sono state girate in quattro momenti dell’anno, dall’autunno del 2010 all’estate del 2011 e ripercorrono quattro tappe del fiume: dallo sbocco sul mar Tirreno a Sant’Erasmo fino a Pioppo, frazione di Monreale.
documentario
Natalie Portman insegna come diventare vegani in un film
Il veganesimo va sempre più di moda tra le star di Hollywood, e molte ne stanno facendo una pubblicità a volte anche esagerata, un po’ per un ritorno di immagine e, anche se in minima parte, perché sono davvero convinti di questa battaglia. In questa seconda categoria sembra rientrare Natalie Portman, una delle attrici più amate dal pubblico ma anche dagli animalisti perché ha deciso di portare avanti la battaglia del veganesimo. Ed ora sembra intenzionata ad influenzare anche tutti noi.
Marea nera: un anno dopo i residenti mostrano gli effetti del disastro
E’ passato ormai più di un anno dal famoso disastro della Deepwater Horizon, la piattaforma petrolifera della BP che ha dato luogo ad uno dei più grandi disastri ambientali della storia: la marea nera. La compagnia britannica, con il silenzio colpevole delle autorità statunitensi, ha ripetutamente ingannato il pubblico sulla quantità di petrolio andata persa nel Golfo del Messico nel tentativo di alleggerire la propria posizione. Ma non tutti ci hanno creduto, ed ovviamente non potevano farlo i residenti che ora, a distanza di un anno, hanno deciso di dimostrare al mondo che non è affatto vero che il Golfo del Messico è tornato alla normalità.
In un nuovo documentario andato in onda sabato scorso su Planet Green, chiamato Storie dal Golfo, i residenti della costa rendono evidente che stanno ancora soffrendo le conseguenze della fuoriuscita di petrolio più grande della storia americana. Il film si basa su interviste prodotte da NRDC e Bridge the Gulf e registrate da Story Corps.
Al Gore, “scomoda verità” alla Scala: Friedkin abbandona
Una scomoda verità (An Inconvenient Truth) è un film-documentario diretto da Davis Guggenheim, sull problema mondiale del riscaldamento globale. Il suo protagonista è l’ex vicepresidente degli Stati Uniti d’America – e papà di Current – Al Gore. Si tratta di una presentazione multimediale che Al Gore ha creato e implementato durante i tanti anni in cui è diventato l’uomo-simbolo dell’informazione sui cambiamenti climatici.
Un documentario di effetto: il pianeta distrutto per l’effetto serra, interi campi bruciati e arsi dalla sete. E la Natura, ferita, che risponde con violenza all’Uomo che tanto male le ha fatto. Il documentario ha visto al Sundance e un Oscar: e ora ha ispirato un’opera in musica. Dovremo aspettare un po’: il debutto è previsto l’11 maggio 2011 alla Scala, nel 150˚anniversario dell’Unità d’Italia.
Lieto fine? Buone notizie per le tematiche ecologiste, che sbarcano così nel tempio della lirica milanese e mondiale? Non esattamente. Il 2011 è lontano, ma le polemiche sono già cominciate.