Unesco e ambiente, arriva la wiki delle conoscenze tradizionali

di Redazione Commenta

L’Unesco annuncia la prossima nascita della wiki delle conoscenze e delle tecniche tradizionali, iniziativa volta alla salvaguardia delle tecniche di una volta, in un contesto di recupero di abitudini ecosostenibili e rispettose dell’ambiente e del paesaggio.

Una bella iniziativa quella dell’Unesco: in un mondo dove l’informazione viaggia ad altissima velocità non tutte le conoscenze hanno tuttavia la possibilità di mantenersi vive. È il caso delle tecniche e delle conoscenze tradizionali di ogni specifica località, molto spesso ecoresponsabili e intelligenti, ricche di cultura come di potenzialità ecosostenibili, che rischiano di scomparire travolte dal turbinoso mondo dell’informazione contemporanea. Il progetto dell’Unesco, fa parte di un cambio di strategia da parte della grande associazione, come ha spiegato Pietro Laureano, consulento Unesco per le zone aride e founder del progetto della banca dati delle conoscenze tradizionali, denominata Itki:

La strategia di protezione Unesco è recentemente passata dai monumenti e dai centri storici fino ad abbracciare il territorio, gli ecosistemi e l’ambiente.

Il principe del Galles è uno dei sostenitori di questa iniziativa. In un suo recente video messaggio ha dichiarato che “non possiamo proteggere i paesaggi se la conoscenza tradizionale scompare”. Ecologia e cultura si uniscono, quindi, in un progetto prettamente telematico, affinché conoscenze “in via d’estinzione” vengano salvaguardate per il loro valore culturale da un lato e per le loro potenzialità ecologiche dall’altro, il tutto garantendo a chiunque l’accesso alle informazioni raccolte, grazie all’ausilio del web.

Del progetto Itki, la wiki delle conoscenze e delle tecniche tradizionali, si parlerà a fondo nel congresso “The International Protection of Landscapes. A global assessment” in programma a Firenze dal 19 al 21 settembre, convegno organizzato in concomitanza con il 40° anniversario della World Heritage Convention. Un plauso, intanto, all’Unesco per la bella iniziativa volta a contribuire alla salvaguardia di tutte le antiche conoscenze, dal grande valore costantemente sottovalutato.

Photo Credits | Fiore S. Barbato su Flickr

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