Vegani mettono un bimbo (finto) in scatola ed è protesta

di Redazione 1

vegani bimbo in scatola protestaI vegani, si sa, hanno uno stile di vita un po’ “radicale”. Non solo non mangiano carne, ma nemmeno i derivati animali (uova, latticini, ecc.). Ma finché restano nell’ambito delle scelte personali, tutto ok. Ora forse si sono spinti un po’ oltre. Ieri infatti è comparso un manifesto in una delle strade più trafficate di Grosseto (oggi invece si sono moltiplicati anche in altre città italiane), in cui un bambino (in realtà si trattava di un bambolotto molto realistico) veniva inserito in una scatola da supermercato molto simile a quella in cui viene commercializzato il pollo.

Lo slogan che accompagnava questa immagine già molto cruenta è “Chi mangi oggi? Gli animali non sono cose. Quando li mangi, o li sfrutti, mangi qualcuno, non qualcosa. Diventa vegan”. La frase di certo non ha margini di interpretazione. A dirla tutta non è una grossa novità per i vegani, dato che loro ed i colleghi vegetariani da anni portano avanti manifestazioni di protesta simili, come ad esempio farsi immortalare nudi in un piatto da cucina gigante, o versare della vernice rossa simile al sangue sulle signore impellicciate. Ma mai si era arrivati a sfruttare un’immagine così toccante come quella di un bambino, anche se palesemente finto.

Come sempre c’è chi ha apprezzato, come gli animalisti e i vegani che ritengono questo cartellone puramente realistico, e chi invece storce il naso perché non ritiene un’immagine del genere appropriata alla loro protesta. I vegani intanto il loro obiettivo lo hanno raggiunto, dato che volevano semplicemente far parlare di sé e risvegliare le coscienze dei cosiddetti “carnivori”. Ma non sempre però le hanno risvegliate nel verso che speravano visto il commento della Confederazione Italiana Agricoltori di Cuneo che ha dichiarato

A giudicare da certe campagne pubblicitarie, la dieta vegana fa male anche al cervello.

Ognuno la pensa come vuole.

Commenti (1)

  1. Per non essere amanti della carne si sono mangiati il cervello…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.