Automobili, dati sulle emissioni falsi ed è bufera sulle case produttrici

di Redazione Commenta

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In un clima già teso a causa della nuova legge dell’Unione Europea sul taglio delle emissioni delle automobili si inserisce una nuova polemica che rischia di avvelenare ulteriormente il clima. Per avere il quadro di quanto ogni auto inquina, la commissione dedicata si è sempre affidata alle auto-rilevazioni delle case produttrici. È capitato così che qualcuno ne approfittasse. Che ci fossero dichiarazioni false, era già noto da tempo. Ma da pochi grammi non denunciati il fenomeno si è allargato ed ha assunto una proporzione gigantesca.

Lo denunciano privati cittadini e l’Icct (international council on clean transportation), il quale si è accorto che l’intero comparto automobilistico europeo inquina come minimo un quarto in più di quanto dichiarato. Fino a qualche anno fa i dati rilevati privatamente e quelli dichiarati dalle case automobilistiche si discostavano di circa il 10%, che rappresenta sempre migliaia di tonnellate di CO2, ma in un range sopportabile. Adesso però si sta esagerando. Secondo una recente scoperta dell’organismo internazionale, siamo arrivati a livelli di discostamenti del 25% in media, con punte in alcune case tedesche di oltre il 30%.

Secondo l’Icct le “cattive” sono proprio le automobili che provengono dalla Germania come le Audi, le Bmw, le Mercedes e le Opel, le quali inquinano tra il 25 ed il 30% in più di quanto dichiarato. Tra chi dichiara il falso c’è anche la nostra Fiat, seppur in misura minore, intorno al 20%. Si spiega anche così la forte opposizione delle case automobilistiche di tutto il Vecchio Continente all’annuncio dell’UE di voler istituire, entro il 2017, anno in cui entrerà in vigore il primo limite alle emissioni, un organo indipendente che faccia i test e certifichi seriamente le emissioni.

In passato anche altri giornali denunciarono queste dichiarazioni false, arrivando ad indicare scostamenti persino del 47%. Evidentemente sembrava che non fossero state prese sul serio, ma i commissari europei si erano già messi in moto.

[Fonte: Repubblica]

Photo Credits | Getty Images

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