Riscaldamento globale: 2011 nono anno più caldo della storia

La buona notizia è che dopo diversi anni di record battuti, il 2011 è stato un anno in cui le temperature medie sono state lievemente inferiori a quelle precedenti. La cattiva è che si tratta comunque di uno degli anni più caldi della storia. Lo ha stabilito la Nasa che ogni anno calcola le temperature medie e le confronta con i dati risalenti sin dal 1880. Questo dato si può leggere in entrambi i punti di vista, positivo e negativo, in quanto non segue l’andamento sempre più caldo di quelli precedenti (a partire dagli anni 2000 le temperature salivano di anno in anno fino a raggiungere il picco nel 2010), ma è sempre più alta della media.

Milano, area C: le auto diminuiscono ma il Pm10 resta alto

Cominciano ad arrivare i primi dati sul provvedimento voluto dal sindaco Pisapia che ha messo a pagamento l’ingresso in auto nell’area C di Milano per tutti, residenti compresi. E purtroppo, almeno dal punto di vista dell’inquinamento, non sono incoraggianti. Il Pm10, il principale antagonista della salute pubblica nelle città così congestionate, è rimasto alto. E’ vero che il provvedimento è entrato in vigore solo da pochi giorni, ma chi vi si opponeva ora ha l’opportunità di gridare allo scandalo dell’inutilità.

Disastro ambientale Isola del Giglio: un mese per recuperare tutto il carburante

La buona notizia è che, almeno nell’immediato, non ci sono pericoli per imminenti disastri ambientali dovuti alla dispersione del carburante (quelli agli scogli protetti dell’Isola del Giglio ormai sono stati fatti). La cattiva è che però la situazione potrebbe cambiare da un momento all’altro. Ad annunciarlo è la Smit, l’azienda incaricata del recupero della nave che si occuperà anche di contenere eventuali dispersioni, coadiuvata da specialisti italiani.

Riscaldamento globale: i 12 metodi per ridurre il metano e gli altri inquinanti

Qualche giorno fa vi avevamo parlato di un articolo apparso su Nature in cui si spiegava che per scongiurare l’incremento della temperatura media sopra i 2 gradi Celsius, un gruppo di scienziati aveva indicato nel metano e nel particolato i due obiettivi di riduzione su cui ci si doveva concentrare, ancor prima della CO2. Purtorppo però non vi avevamo indicato quali erano questi metodi. Una mancanza a cui ora tentiamo di porre rimedio.

Costa Crociere, dopo vite umane sos per l’ambiente

Cominciano a capirsi cause ed effetti e cominciano a definirsi i numeri delle vittime e dei dispersi, a due giorni dal naufragio della nave Costa Crociere. Nel nostro blog di informazione sull’ecologia e l’ambiente non possiamo occuparci delle vite umane e della sofferenza che questa tragedia, facilmente evitabile, ha comportato. Possiamo però fare un bilancio di quello che sarà il danno ambientale nelle acque del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, in cui si trova l’isola del Giglio e, i 224 fusti contenenti sostanze tossiche e infiammabili, perse dalla Grimaldi Lines o scorso 17 dicembre.

Smog Roma, di nuovo targhe alterne

Di nuovo limiti di PM10 (particolato) e di NO2 (biossido di azoto) al di sopra dei limiti consentiti e condizioni metereologiche che favoriscono in ristagno degli inquinanti. A Roma oggi e domani targhe alterne per contrastare lo smog. Le misure antismog e il divieto di circolazione riguarderà le targhe dispari oggi e le pari martedì 17 gennaio 2012.

Riscaldamento globale: i primi a farne le spese sono gli animali che vivono in montagna

I cambiamenti climatici sono ormai una realtà, e ce ne accorgiamo dove normalmente le temperature sono più estreme. Un esempio su tutti sono le montagne dove, a causa della scarsità di precipitazioni, la neve comincia a mancare. Di conseguenza anche le specie animali che si trovano lì improvvisamente hanno l’impressione di essere state trasferite altrove, e dunque sono costrette ad emigrare verso zone più accoglienti.

riscaldamento globale 150 anni colpa dell'uomo

Riscaldamento globale: per risolverlo eliminare metano ed altri inquinanti prima della CO2

Per anni abbiamo sentito ripetere la parola CO2 che ormai è diventata il simbolo del riscaldamento globale, tanto che anche chi non ha molta dimestichezza con la chimica ha imparato a capire che si tratta di anidride carbonica. Ma ci siamo sentiti talmente martellare da questa sigla che in molti si sono convinti che si tratti dell’unica causa del fenomeno dei mutamenti climatici. Ovviamente non è così, ed una nuova ricerca pubblicata su Nature ora spiega come eliminare altri gas nocivi dall’atmosfera, come il metano, possa essere più efficace del combattere la CO2.

Acidificazione dei mari: le 10 specie che rischiano di sparire

I primi effetti dei mutamenti climatici si hanno nei mari, ma non solo per l’innalzamento del livello dovuto allo scioglimento dei ghiacciai. A causa di una serie di fattori infatti cambia anche il pH marino, e questo porta in alcune aree ad un aumento dell’acidificazione. Come abbiamo visto in passato, alcune specie più a rischio come i coralli stanno già cominciando a sbiancare, ma purtroppo quelli non sono gli unici a rischiare di sparire. Vediamo quali sono le 10 specie più prossime al rischio estinzione a causa di questo fenomeno.

Animali: tartaruga considerata estinta rispunta dopo 150 anni!

Da un secolo e mezzo gli scienziati di tutto il mondo la credevano estinta. Ed invece ecco una particolare specie di tartaruga gigante, la Chelonoidis elephantopus, è rispuntata nelle isole Galapagos, al largo dell’Ecuador. La certezza la si è avuta quando gli scienziati che l’hanno trovata hanno analizzato il suo DNA e sono rimasti sorpresi nello scoprire che corrispondeva a quello di un animale che secondo i loro libri lì non ci poteva essere.

Balene, per salvarle basta comprarle

Una proposta shock effettuata da tre scienziati su Nature è destinata, se non a risolverlo, almeno a riportare il dibattito sulla mattanza delle balene. Secondo gli autori di un articolo recentemente apparso sulla rivista scientifica, per risolvere il problema dell’uccisione delle balene basterebbe assegnare ad ogni esemplare una quota, la quale entrerebbe in un mercato come qualsiasi altra merce. L’idea è di salvaguardare le balene a prezzi inferiori rispetto a quanto le associazioni animaliste oggi non spendano per contrastare la caccia. Ma come vedremo, non tutto è stato previsto.