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Riscaldamento globale: disastri con meno di 2 gradi di aumento delle temperature

L’obiettivo che i rappresentanti di tutto il mondo da anni stanno conseguendo è di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dell’innalzamento dei 2 gradi centigradi nella media dell’atmosfera. Se non si dovesse raggiungere quest’obiettivo, spiegano scienziati di tutto il mondo, potrebbero accadere una serie di disastri anche peggiori di quelli che stiamo vivendo negli ultimi tempi in tutto il pianeta. Secondo un gruppo di ricercatori della NASA, forse i disastri potrebbero avvenire anche ben prima dei 2 gradi.

Riscaldamento globale: quanto è colpa dell’uomo?

Che il riscaldamento globale ci sia, questo è ormai fuor di dubbio. Le stagioni che ormai non corrispondono più a quelle che conoscevamo prima, lunghi periodi di siccità intervallati da pochi giorni di alluvioni, desertificazione e temperature sempre più estreme sono solo le prime avvisaglie dei cambiamenti in atto, tanto che quasi più nessuno si permette di mettere in dubbio il fenomeno. Da qualche anno però il dibattito si sta spostando verso un nuovo capitolo: fatto salvo che il riscaldamento globale esiste, di chi è la colpa?

Rapporto euromobility, è Torino la città più green d’Italia

Il quinto rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città” pubblicato da Euromobility con il contributo di Assogasliquidi, Consorzio Ecogas e Bicincittà e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, ha svelato interessanti aspetti della mobilità e della qualità dell’aria, e della vita, nelle maggiori città del Paese. Torino, candidata Capitale verde europea, si conferma al primo posto della cliassifica per la qualità del trasporto pubblico, per il car-sharing efficiente, per l’uso delle biciclette e la lotta all’inquinamento e allo smog.

Riscaldamento globale, nuovo crollo sulle Dolomiti

Le Dolomiti continuano a franare, a causa dell’alzamento della temperatura. Questa volta a venire giu è stata una parte rocciosa del Sasso Maor, del gruppo Pale di San Martino. Il crollo è avvenuto lunedì mattina, ma le cattive condizioni meteo hanno reso visibile solo questa mattina il cedimento. Non si sono registrati danni a persone, ma la distruzione di tre vie alpinistiche.

Petrolio: disastro ecologico in Russia grande 6 volte quello della BP

Il mondo si è scandalizzato quando per tutta l’estate dello scorso anno nel Golfo del Messico il popolo più tecnologicamente avanzato del pianeta non riusciva a chiudere un buco da cui fuoriuscivano litri e litri di petrolio greggio. Ma oggi si scopre che in Russia ogni anno c’è una fuoriuscita di petrolio che inquina il territorio, creando disastri ecologici enormi, per una quantità di circa 6 volte superiore alla vicenda della BP. Nessuno si scandalizza soltanto perché…non è mai stato reso noto.

Ecologia, firmato patto per carbon footprinting con le imprese del Made in Italy

Sull’onda delle politiche ambientali e sulla lotta alle emissioni, proclamata in questi giorni dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini, la Coop assieme al gruppo San Benedetto, Pirelli, Palazzetti, San Marco, Le Fay e diverse aziende vitivinicole del Paese, ha firmato un accordo volontario per contabilizzare e monitorare le proprie emissioni di CO2. Il progetto di carbon footpronting è il primo in Italia, come precisa il presidente del Consiglio di gestione del marchio Coop, Vincenzo Tassinari

Siamo l’unica impresa della grande distribuzione a essere stata chiamata a sottoscrivere un protocollo che vuole promuovere progetti comuni, finalizzati all’analisi, alla riduzione fino alla possibile neutralizzazione dell’impatto sul clima nel ciclo di vita dei prodotti.

Il riscaldamento globale modificherà la metà degli ecosistemi entro il 2100

In meno di un secolo almeno metà delle piante e gli ecosistemi (come foreste, tundra, ecc.) di tutto il mondo verrà modificata a causa del riscaldamento globale. Non lo afferma un ambientalista con una fervida fantasia, ma un’indagine della NASA con il supporto dei dati satellitari e di modelli computerizzati. In particolare ad effettuare la ricerca sono stati il Jet Propulsion Laboratory ed il California Institute of Technology di Pasadena, in California, che hanno studiato come possono cambiare le varietà vegetali terrestri in uno scenario con crescenti livelli di gas serra prodotti dall’uomo.

Smog, vertice nel Nord Italia con il ministro Clini

Si svolgerà questo pomeriggio l’incontro tra il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e le regioni del Nord Italia per discutere di inquinamento e smog. I presidenti di Provincia e i sindaci di Lombaria, Piemonte, Veneto e Emilia Romagna sono pronti ad esporre la loro politica per la mobilità sostenibile e siglare un accordo sul potenziamento del trasporto merci su rotaia e su nuovi investimenti per il trasporto pubblico.

Scioglimento ghiacciai: Alpi -26% di ghiaccio negli ultimi 40 anni

Ancora dubbi sul riscaldamento globale? Vi consigliamo di fare un bel giretto sulle Alpi. A parte il disagio della mancanza di neve che sta mandando in tilt le strutture alberghiere ed ha già creato non pochi problemi ai Mondiali di Sci che fanno tappa anche in Italia, ma in ogni caso bastano alcune rilevazioni scientifiche per accertare che i ghiacciai sono sempre più merce rara. Quarant’anni fa sulle Alpi francesi c’erano 375 chilometri quadrati di ghiacciai, oggi circa 275, una perdita del 26% che, purtroppo, non riguarda solo il versante francese.

Inquinamento mari e oceani, responsabili i tessuti in pile lavati in lavatrice

A mettere in allarme la salute dei nostri mari sarebbero i lavaggi in lavatrice di maglioni, sciarpe, cappellini e guanti in pile. Come? A svelarlo è una notizia apparsa sul periodico scientifico Science che ha divulgato le ricerche compiute da studiosi provenienti da ogni parte del mondo. Durante il bucato in lavatrice di un tessuto in pile si possono staccare dal capo d’abbigliamento fino a 2.000 fibre di poliestere e acrilico, tossici e dannosi per gli ecosistemi e l’ambiente marino.

Scioglimento dei ghiacciai: la Groenlandia si solleva

E’ un principio fisico elementare, se in un bicchiere d’acqua mettete un cubetto di ghiaccio, più acqua c’è e più il cubetto si solleva. Con le dovute proporzioni è quello che sta accadendo alla Groenlandia. Quella enorme distesa di ghiaccio ai confini con il Polo Nord si sta sollevando, e gli scienziati della Ohio State University che la stanno studiando non hanno dubbi: la colpa è dei mutamenti climatici.