Il censimento della biodiversità in Italia viaggia on-line, al via decine di banche dati

di Redazione 1

Orso abruzzeseIl 2010 è l’anno internazionale della tutela della biodiversità. In Italia, per censire le specie naturali presenti, parte un progetto che vede coinvolte già trenta banche dati, e altre quaranta in via di allestimento, per raccogliere informazioni sulla biodiversità dell’intera Penisola.
Le banche dati sono state messe a disposizione sia da enti pubblici che da enti privati di ricerca. L’NNB, il Network Nazionale per la Biodiversità, ha già fornito i dati per il 2009: lo scorso anno in Italia sarebbero state rilevate ben 17mila nuove specie. Un patrimonio enorme che, senza l’aiuto delle banche dati informatiche, sarebbe davvero impensabile da catalogare alla vecchia maniera.

Il maxicensimento on-line della biodiversità è promosso dal Ministero dell’Ambiente, nel contesto del progetto ‘Sistema ambiente 2010‘, iniziativa avviata in collaborazione con la società di consulenza per lo sviluppo sostenibile Igeam, ed è stato presentato nei giorni scorsi a Roma alla sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
Il prossimo 22 maggio, in occasione della Giornata nazionale per la Biodiversità, verrà inaugurato il portale Naturalitalia, che sarà il braccio divulgativo che affiancherà le più tecniche banche dati, con e-booking, e-learning, materiali multimediali, ricerche sulla biodiversità, aggiornamenti. Nell’ambito del progetto il corposo ‘Catalogue of Life‘, documento internazionale che contiene faldoni cartacei di recensioni su piante e specie viventi (più di un milione) verrà acquisito dal sistema informatico.

Per aderire alla raccolta di dati sulla biodiversità, i soggetti pubblici e privati della ricerca (Regioni, enti locali, università, fondazioni, aziende etc.) dovranno registrarsi al seguente indirizzo web, dove potranno mettere a disposizione i dati raccolti senza perderne i diritti e la proprietà. Partecipano finora al progetto:

  • il Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Università La Sapienza di Roma
  • il Dipartimento di Biologia dell’università Tor Vergata
  • le società Igeam e Vitrociset S.p.A.
  • l’Ipt s.r.l.
  • il Comitato Scientifico per la Fauna d’Italia
  • l’Istituto Tecnologie Biomediche Cnr di Bari
  • il Museo Civico di Storia Naturale di Verona
  • il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze (sezione Zoologia ‘La Specola’)
  • l’Università degli Studi del Molise (Dipartimento di Scienze e tecnologie per l’Ambiente e il Territorio)
  • l’Università degli Studi di Palermo (Gruppo ‘Ecologia)
  • l’Università del Salento (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali)
  • l’Università di Trieste (Dipartimento di Scienze della Vita).

[Fonte: Ansa Ambiente]

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