Energia eolica sempre più efficiente, nuove tecniche contro la variazione del vento

di Redazione 2

Un modo per rendere più agevole e più efficiente l’energia eolica prevede lo sfruttamento dell’inerzia di un rotore della turbina eolica. Espediente che potrebbe contribuire a risolvere il problema della variazione di velocità del vento, in base ad una recente ricerca pubblicata sul Journal of International Power Electronics.

L’energia eolica viene da sempre indicata come un’inesauribile fonte di energia pulita disponibile in tutto il mondo, ma il vento è intermittente e quindi la potenza dei parchi eolici può essere variabile. Le misure proposte per regolare queste fluttuazioni di potenza di solito comportano l’installazione di unità di pile o condensatori, capaci di immagazzinare l’energia elettrica prodotta nei giorni più ventosi per disporne quando il vento è scarso o ancora nei momenti in cui la velocità del vento è troppo alta per garantire la stabilità del sistema.

Una relazione stilata dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti suggerisce che la capacità installata di energia eolica potrebbe raggiungere i 300 gigawatt entro il 2030, soddisfando in tal modo fino ad un quinto della domanda di energia elettrica negli Usa. Capita dunque tempestivamente la soluzione alle variazioni di velocità del vento, individuata da Asghar Abedini, Goran Mandic e Adel Nasiri della University of Wisconsin-Milwaukee.
I ricercatori hanno infatti elaborato un nuovo metodo di controllo in grado di attenuare le fluttuazioni di potenza utilizzando l’inerzia del rotore della turbina a vento come un deposito di energia.

In poche parole, hanno creato un algoritmo di controllo che regola la velocità del rotore in modo che quando l’energia eolica in entrata è superiore alla potenza media, il rotore è in grado di accelerare in maniera tale da poter immagazzinare l’eccesso di energia come energia cinetica piuttosto che per la generazione di energia elettrica. Questa energia viene poi rilasciata quando la potenza del vento scende al di sotto della media, sopperendo, nelle giornate scarsamente ventilate, alla carenza di energia.
Questo approccio, spiega il team, esclude la necessità di energia esterna, impianti di stoccaggio, come condensatori e delle ulteriori infrastrutture che esse comportano, semplificando il sistema eolico. Inoltre, la maggiore efficienza nel catturare l’energia eolica migliora il rendimento complessivo degli impianti, riducendo potenzialmente il numero di turbine necessarie.
[Fonte: Inderscience Publishers. “Tilting At Wind Farms.” ScienceDaily 7 January 2009. 8 January 2009.]

Commenti (2)

  1. La Nave di Schietti per produrre energia dal vento.

    http://domenico-schietti.blogspot.com/

    Gli impianti fissi per la produzione di energia eolica vengono osteggiati perchè deturpano il paesaggio e hanno poca resa. Invece ci sono zone di mare in aperto oceano, in cui il vento soffia costantemente per alcuni mesi all’anno, che possono essere raggiunte con impianti mobili collocati sulle navi di Schietti.

    Milioni di marinai potrebbero guadagnare anche 1.000 euro al giorno con le navi di Schietti, partendo con i serbatoi vuoti, riconducendole in porto dopo alcune settimane con i serbatoi pieni di idrogeno o aria compressa

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