Le infrastrutture potrebbero autoalimentarsi grazie all’energia piezoelettrica

di Redazione 1

sensori piezoelettrici

Autostrade, stazioni ferroviarie, piste da ballo: il mondo è pieno di superfici vibranti che potrebbero produrre una gran quantità di energia pulita e sostenibile. Si chiama energia piezoelettrica, costituita dalla conversione della tensione meccanica in corrente elettrica. Ora un team di ricercatori europei ha sviluppato una dispositivo piezoelettrico in micro-scala che potrebbe raccogliere l’energia dai macchinari, e convertirla in elettricità per le infrastrutture e gli edifici.

I dispositivi di piccole dimensioni sono ideali per l’uso per alimentare apparecchiature di telerilevamento, per esempio per sorvegliare i ponti o le macchine ai primi segni di deterioramento. In tal caso essi potrebbero svolgere un ruolo chiave nel mantenimento dell’energia più efficiente per le turbine eoliche e altre infrastrutture energetiche rinnovabili, riducendo al contempo i rischi per l’uomo.

Le turbine eoliche presentano alcuni problemi di manutenzione piuttosto impegnativi, e problemi di riparazione. A parte l’elemento di rischio per l’uomo rappresentato dal salire fin sulle turbine, o da imprese impegnative come l’invio di squadre e attrezzature di controllo in postazioni remote (pensate solo alle sedi offshore) può consumare un sacco di energia. Un dispositivo in loco, aggiornato in tempo reale, autosufficiente grazie al piezoelettrico, in grado di controllare la situazione a distanza, permette di risparmiare inutili viaggi, individuando al contempo i piccoli problemi molto tempo prima che si trasformino in problemi più grandi.

Il nuovo dispositivo è stato sviluppato con un partenariato che comprende la European Nanotechnology Research Institute IMEC e l’Holst Centre, un istituto di ricerca indipendente specializzato in tecnologia wireless. Di circa le dimensioni di un dado, il dispositivo multi-strato è stato fatto con tecnologie MEMS (sistemi elettromeccanici).

Un importante vantaggio del nuovo dispositivo è la sua composizione effettuata con nitruro di alluminio, piuttosto che materiali a base di piombo usati nei dispositivi convenzionali piezoelettrici (il piombo è pericoloso per la salute). Il nitruro di alluminio è anche più facile da lavorare. La tecnologia è già pronta, e manca soltanto un partner con cui avviare la commercializzazione. Questi strumenti potrebbero presto diventare parte integrante di fabbricati, infrastrutture e veicoli.

Fonte: [Matter]

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