Per il comparto del fotovoltaico l’integrazione in edilizia rappresenta per il nostro Paese un settore ad elevato potenziale anche tenendo conto dell’entrata in vigore, il prossimo anno, del terzo Conto Energia, e delle Linee Guida. Questo è quanto sostiene Assosolare che nei giorni scorsi al SAIE di Bologna ha organizzato sul tema un convegno nazionale in presenza di rappresentanti dell’Ordine degli Architetti, del Politecnico di Milano, e di aziende come Mitsubishi Electric.
Secondo Assosolare occorre dedicare grande attenzione al fotovoltaico integrato in edilizia visto che allo stato attuale in Italia ben il 44% della potenza installata non risulta essere integrata, ovverosia è costituita da impianti fotovoltaici a terra; al momento solo il 26% della potenza complessiva cumulata, stando agli ultimi dati forniti dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, è integrata totalmente. Questo significa, come sopra accennato, che il fotovoltaico in edilizia nel nostro Paese può prendere piede con tassi di espansione e di crescita rilevanti.
All’apertura del convegno organizzato da Assosolare, Emilio Manzoni di Mitsubishi Electric ha posto l’accento sul fatto che con il terzo Conto Energia, che resterà in vigore fino al 2013, le imprese del comparto potranno ora avere in materia di investimenti e di obiettivi una visione di medio periodo.
Nello stesso tempo, il fotovoltaico in edilizia risulta essere ancora in Italia un comparto che è tutto da esplorare e che può fornire un significativo apporto al settore. Il tutto, pur tuttavia, come affermato proprio da Emilio Manzoni di Mitsubishi Electric, a patto che entro l’1 gennaio del prossimo anno si provveda a mettere a punto la guida sul fotovoltaico realizzato in edilizia con l’integrazione e con caratteristiche innovative. Il Segretario Generale di Assosolare, Francesca Marchini, ha tra l’altro sottolineato come grazie ad una forte azione da parte delle Associazioni di settore premi come quelli relativi allo smaltimento dell’amianto siano stati introdotti dopo che questo era invece inizialmente sparito nella bozza del nuovo decreto.
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