Fotovoltaico: risparmio energetico ed ambientale, ma anche posti di lavoro

di Redazione Commenta

fotovoltaico-occupazioneNel biennio 2008-2009 l’Italia ha posto le basi per un eccellente sviluppo ed espansione del mercato fotovoltaico. A metterlo in evidenza è il colosso elettrico Enel visto che nel 2008 in Italia sono stati realizzati nuovi impianti per complessivi 340 MW, mentre nell’anno appena trascorso si è saliti a 490 MW ulteriori. Al fine di garantire all’Italia l’ingresso tra i “big” dell’energia pulita sfruttando la fonte solare, un ruolo di rilevante importanza lo possono giocare STM, Sharp e la stessa Enel, che nei giorni scorsi hanno stipulato un accordo finalizzato a far nascere la più grande fabbrica italiana di pannelli fotovoltaici di nuova generazione sia per entrare nel grande mercato globale di un settore a dir poco promettente, sia per istituire una vera e propria filiera nazionale del fotovoltaico. Per l’Italia l’espansione in questo mercato, sia entro i confini nazionali, sia verso i Paesi esteri, non significa solamente risparmio energetico ed abbattimento delle emissioni; a questi due fattori, già di per se rilevanti e fondamentali per lo sviluppo sostenibile, occorre anche prendere in considerazione la componente occupazionale.

In merito, un recente studio effettuato dall’Istituto per la competitività (I-Com) rivela come il target dei 9.000 MW di potenza da impianti fotovoltaici entro l’anno 2020 implichi per la sola realizzazione degli impianti un controvalore degli investimenti pari a quasi 30 miliardi di euro a fronte di un impatto positivo complessivo sul sistema economico per circa 65 miliardi di euro, e la creazione annua di ben 23 mila posti di lavoro solo per la realizzazione degli impianti; a questi posti di lavoro se ne devono aggiungere altri 22 mila necessari per le fasi successive alla gestione degli impianti connessi in rete e pienamente operativi.

L’alleanza tra STM, Sharp ed Enel appare determinante per la creazione, come accennato, di una filiera nazionale del fotovoltaico; attualmente, infatti, solo un pannello su due installato in Italia proviene dalla produzione nazionale, il che significa che c’è sul mercato interno un’ampia quota di progetti che a causa della scarsa offerta sul mercato interno rendono necessaria l’importazione dei pannelli dall’estero. A regime STM, Sharp ed Enel potranno contribuire a colmare il gap visto che la produzione annua di pannelli è stimata sul valore dei 480 MW di potenza, ovverosia quella all’incirca corrispondente alla nuova potenza installata in tutta Italia lo scorso anno.

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