Risparmio energetico, come ridurre i consumi domestici

di Redazione Commenta

In un periodo in cui l’elettricità costa sempre di più, sia in termini economici che di emissioni, la cosa più conveniente da fare è tagliarne l’utilizzo. Ma se ben vediamo ormai qualsiasi cosa nella nostra vita ha bisogno di energia, ci siamo abituati ad uno stile di vita troppo comodo, e per questo una recente ricerca di Legambiente ci “richiama all’ordine” per farci notare come, con delle piccole attenzioni, è possibile avere uno stile di vita uguale (se non migliore) a quello di oggi, ma risparmiando elettricità.

Un esempio molto significativo riguarda la Sea, l’ex municipalizzata degli aeroporti milanesi, la quale ha preso ad esempio l’insegnamento proveniente dal Giappone, ed ha ufficialmente chiesto ai suoi dipendenti di non portare la cravatta sul posto di lavoro. Non solo. Se infatti al posto della giacca e della camicia decidessero di usare una t-shirt, potrebbero fare a meno della costosa aria condizionata, rendendo però più “leggero” psicologicamente il proprio lavoro.

Ma non tutti andiamo al lavoro in giacca e cravatta, e non tutte le aziende consentono questo abbigliamento “creativo”. Così, per far bene all’ambiente e al nostro portafoglio, esistono un gran numero di altre azioni che possiamo intraprendere. Altri esempi possono essere le famose lucine dello stand-by. Esistono 4 provvedimenti che indica Legambiente come facilmente attuabili:

  1. Se un apparecchio non si usa di frequente, si può staccare direttamente dalla presa, in modo che non succhi inutilmente energia;
  2. Utilizzare una ciabatta con pulsante di spegnimento (esistono anche quelle con l’autospegnimento) in modo da collegare più apparecchi tutti insieme e spegnere tutti gli stand-by schiacciando un semplice pulsante;
  3. Acquistare un misuratore di corrente che calcola dove ci sono dispersioni di corrente, anche quelle dovute agli stand-by;
  4. Leggere le etichette degli elettrodomestici per acquistare solo quelli a risparmio energetico o che hanno bassissimi consumi in stand-by.

Conviene più di quanto possiate pensare quest’operazione, dato che una lucina tenuta in stand-by per un anno può arrivare a costare circa 50-60 euro in bolletta. Un discorso simile è possibile farlo anche con i televisori, visto che acquistando solo LCD o LED e ricordandosi di spegnerlo dall’interruttore ci può far risparmiare oltre 100 euro in un anno. Se poi si vuol far del bene all’ambiente, può essere utile riconsegnare il televisore vecchio al negozio quando se ne acquista uno nuovo, per evitare che finisca in discarica, oppure, se funziona ancora, rivenderlo o regalarlo.

In ogni caso questo genere di discorso si può fare con qualsiasi tipo di elettrodomestico, compresi quelli ormai indispensabili come il frigorifero o la lavatrice. Quest’ultima ad esempio, va comprata di classe A, se si vogliono risparmiare un bel po’ di soldini (Legambiente ha stilato la lista dei centinaia di modelli con doppia e tripla A), mentre il frigo dev’essere di classe A+++ per avere un alto risparmio energetico. Per queste ed altre liste, consultate il sito viviconstile.org.

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