OGM, i sette punti delle linee guida EFSA sulla sicurezza delle piante geneticamente modificate

di Redazione 3

Aggiornamenti sul fronte OGM ci arrivano dall’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare che ha pubblicato in questi giorni le nuove linee guida per valutare le piante geneticamente modificate alla luce degli ultimi dati scientifici disponibili.
Un documento orientativo che va ad aggiornare la vecchia versione dell’ERA, manifesto per la valutazione del rischio ambientale, e che si articola in sette punti. D’ora in avanti, per verificare la sicurezza di una pianta geneticamente modificata

per la quale è in corso una richiesta di autorizzazione nell’Unione europea, l’EFSA richiede a tutti i soggetti che hanno presentato una richiesta del genere di seguire attentamente il contenuto dei suoi documenti guida, che specificano il tipo di dati e le informazioni da esibire.

La guida, si legge nel comunicato EFSA

dà attuazione ai severi requisiti per la valutazione del rischio ambientale degli organismi geneticamente modificati (OGM) previsti dalla direttiva 2001/18/CE sull’emissione deliberata nell’ambiente di OGM.

I sette punti da considerare per valutare l’impatto ambientale di una pianta geneticamente modificata includono:

  1. la persistenza e l’invasità della pianta geneticamente modificata ed il trasferimento dei geni da una pianta all’altra;
  2. il trasferimento di geni dalla pianta ai microorganismi;
  3. l’interazione della pianta GM con organismi bersaglio;
  4. l’interazione della pianta GM con organismo non bersaglio;
  5. impatto sull’ambiente ricevente, ovvero eventuali cambiamenti nella composizione geochimica dei terreni e considerazioni sulla gestione e le tecniche di raccolta e di coltivazione;
  6. effetti sui processi biogeochimici delle piante geneticamente modificate;
  7. effetti sulla salute umana e animale.

Le nuove linee guida sono state aggiornate accogliendo la richiesta in merito avanzata dalla Commissione europea nel 2008 relativa all’aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio ambientale delle piante GM. Nell’elaborazione del documento sono stati coinvolti gli Stati membri intavolando una serie di discussioni tecniche con rappresentanti dei Paesi dell’Unione e di organizzazioni non governative (ONG).

[Fonti: EFSA; Linee Guida OGM]

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