Concerto nella centrale a carbone di Cerano, proteste contro Patty Pravo e Irene Grandi

di Redazione 4

Si tingono di nero Patty Pravo e Irene Grandi, attirandosi le ire degli ambientalisti e di colleghi più attenti al problema dell’inquinamento, come i Sud Sound System, in campo con una vera e propria protesta contro il concerto gratuito delle due cantanti italiane nella centrale a carbone Federico II di Cerano, a Brindisi, svoltosi ieri sera, tra mille polemiche, a suon di fischi, vuvuzelas (in vendita a 7 euro in uno stand dedicato per chi ne fosse sprovvisto), trombette e tamburelli.

Un concerto definito elettrizzante e che ha visto schierati su due fronti opposti ambientalisti e artisti. A protestare almeno 200 persone definite “ecoterroristi che disprezzano chi lavora” dal comitato dei lavoratori Enel della centrale. Dalla parte dei cosiddetti ecoterroristi c’era pure il senatore dell’Italia dei Valori Giuseppe Caforio. Sotto il palco 1200 fan delle cantanti che hanno comunque potuto godersi lo spettacolo gratuito all’interno della centrale, scortati all’ingresso dalle forze dell’ordine.

Da giorni in città venivano diffusi volantini che miravano a boicottare l’evento, inserito nella rassegna nazionale Correnti Musicali, sponsorizzata dall’Enel. No al concerto per boicottare il carbone a Cerano, recitavano gli slogan. Simone Cristicchi, inizialmente chiamato a salire sul palco, ha ritirato la sua partecipazione all’evento definendosi non sereno nell’ambiente che si era venuto a creare. Patty Pravo e Irene Grandi hanno risposto alle critiche facendo sapere che la musica non ha colori né ideologia (ma davvero?). Non la pensa così Nando Popu, leader dei Sud Sound System, che ci va giù pesante quando afferma che

Non dobbiamo dirci artisti solo quando ci conviene. L’artista non mantiene le distanze. Posso capire se si tratta di politica, ma questa è ecologia, che non è né di destra né di sinistra.

Come dargli torto? La forza veicolare della musica è talmente forte ed evidente che può fare sempre la differenza e il rifiuto di esibirsi a Cerano l’avrebbe fatta eccome.
Non si sa ancora con certezza se il vertiginoso aumento dei tumori a Brindisi sia dovuto alle emissioni della centrale Enel. La stessa azienda si affretta a precisare che

le emissioni a Cerano sono al di sotto dei limiti di legge: l’aria di Brindisi è la meno inquinata della Puglia.

Beh, certo, se il metro di paragone è la mal’aria industriale di Taranto sicuramente a Brindisi si respira meglio, ma che dire di quelle nuvole rosse che di tanto in tanto sovrastano il cielo brindisino minacciose? E del divieto di coltivare nelle campagne limitrofe alla centrale, reputate troppo inquinate? I manifestanti urlavano:

La campagna è avvelenata, non possiamo tirarvi nemmeno i pomodori!

Popu si dichiara spaventato dalle lettere che riceve di malati oncologici e dal gran numero di bambini che affollano le corsie degli ospedali con tumori fulminanti. Plaude alla scelta di Cristicchi di non esibirsi su quello che viene definito un palco di inquinamento e morte e critica invece aspramente Patty Pravo, invitandola a fare outing e a confessare pure che dell’ambiente non le importa niente:

Si potrebbero documentare, gli artisti. Cristicchi l’ha fatto, e io per questo lo vorrei cittadino onorario di Brindisi. Invece Patty Pravo che ha dato mai all’arte? Avrei preferito una maggiore coerenza. Sarebbe stata più onesta, se avesse detto che a Cerano ci viene per lavoro e che degli ambientalisti non gliene importa nulla.

Ma va peggio a Irene Grandi: i manifestanti si sono impossessati del refrain Bruci la città, di una sua celebre canzone, con ovvi riferimenti alla sua indifferenza ai temi dell’inquinamento ambientale e soprattutto all’appello che girava anche da giorni in rete a ritirare la sua adesione all’evento, nel rispetto delle persone che respirano ogni giorno i fumi della centrale e non hanno tanta voglia di cantarci sopra.

[Fonte: Repubblica]
[Foto: Noalcarbonebrindisi.blogspot.com; forumambientesalute.splinder.com]

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