Fotovoltaico: Enel Green Power, parte iter per l’impianto più grande d’Italia

di Redazione 2

Nel caso in cui saranno ottenute tutte le necessarie autorizzazioni, sarebbe, con una potenza complessiva cumulata pari a ben 71,64 megawatt, il più grande impianto fotovoltaico presente nel nostro Paese.

Quella che rappresenta in tutto e per tutto una “grande opera italiana” dell’ energia rinnovabile, sarà realizzata dalla società Enel Green Power, la controllata “verde” di Enel S.p.A. che, al riguardo, ha reso noto che EGP ha già presentato la domanda per l’avvio della procedura di “Via”, ovverosia l’iter di valutazione di impatto ambientale al fine di poter realizzare l’impianto in Provincia di Brindisi, e per la precisione presso la centrale termoelettrica a carbone Federico II del Comune di Cerano.

A darne notizia è stata proprio la società Enel nel precisare inoltre che quello relativo alla realizzazione del mega impianto fotovoltaico, il più grande d’Italia allo stato attuale, ma anche uno dei più grandi presenti nel Vecchio Continente, rappresenti il “nuovo corso” per la centrale termoelettrica a carbone Federico II del Comune di Cerano dove, tra l’altro, è in procinto di essere inaugurato, grazie alla tecnologia cosiddetta “Ccs”, la Carbon capture and storage, il primo impianto nazionale di sequestro e di cattura dell’anidride carbonica (Co2).

L’impianto si innesta tra le soluzioni implementate da Enel e finalizzate all’abbattimento delle emissioni ed alla lotta ai cambiamenti climatici; assieme al mega-impianto fotovoltaico, quando entrerà in esercizio, le ricadute positive sulla tutela dell’ambiente e sulla produzione di energia pulita saranno rilevanti. In merito all’impianto a tecnologia carbon capture and storage Enel fa inoltre presente come questo, a fronte di un finanziamento proveniente dall’Unione Europea, sia in grado di andare a rimuovere ogni ora la bellezza di 2,5 tonnellate di anidride carbonica; inoltre l’impianto “Ccs” funziona anche andando ad eliminare i fumi e tutti gli agenti inquinanti, inclusi lo zolfo e gli ossidi di azoto legati al funzionamento della centrale termoelettrica a carbone.

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