Riqualificazione energetica edifici: le proposte di Uncsaal e FederlegnoArredo

di Redazione Commenta

Andare a stabilizzare, per quel che riguarda i lavori per la riqualificazione energetica degli edifici, gli incentivi fiscali per i prossimi quattro anni. E’ questa, in estrema sintesi, la proposta comune formulata dalle Direzioni dell’Uncsaal, Unione Nazionale Costruttori Serramenti Alluminio Acciaio e Leghe, e della FederlegnoArredo anche alla luce dei contenuti della manovra triennale di correzione dei conti pubblici approvata dal Parlamento nello scorso fine settimana a tempo di record, e già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

Uncsaal e FederlegnoArredo, contestualmente, hanno preso atto che nella manovra finanziaria, sul bonus per la riqualificazione energetica degli edifici, ma anche sul bonus 36%, quello per le ristrutturazioni, non è stata fatta menzione di una possibile cancellazione delle due misure; il che significa che ragionevolmente possano essere prorogate in concomitanza con la loro scadenza.

Contestualmente ci sono però, anche se non entreranno subito in vigore, i tagli lineari a tutte le detrazioni, deduzioni fiscali ed esenzioni. Al riguardo Uncsaal e FederlegnoArredo chiedono la conferma dei bonus fiscali fino al 31 dicembre del 2015 a fronte di una rimodulazione del bonus 55%, da ridurre al 45%, ed all’abbassamento dei tetti di spesa, per fruire della detrazione fiscale, che in alcuni casi sono palesemente eccessivi e sopra la soglia dei 100 mila euro.

Nel caso in cui dal 2012 il bonus 55% non venisse confermato, invece, secondo Uncsaal e FederlegnoArredo si genererebbe sia una battuta d’arresto per quel che riguarda i processi di sensibilizzazione legati alle tematiche ambientali ed energetiche, sia pesanti ricadute negative a livello industriale visto che oramai da anni le imprese del comparto sono sempre di più impegnate nello sviluppo e nella ricerca di soluzioni che offrano le massime prestazioni proprio dal punto di vista energetico. Basti pensare proprio ai produttori di serramenti, che hanno incrementato gli investimenti negli ultimi anni in media anche fino all’80% per venire incontro alla forte domanda di prodotti con elevate prestazioni.

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