Bonus energia: Associazioni Consumatori chiedono il ripristino

di Redazione 2

A seguito dei rischi legati ad una mancata proroga del cosiddetto “bonus energia“, ovverosia la detrazione fiscale al 55% sugli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici, anche le Associazioni dei Consumatori si sono mobilitate al fine di chiedere al Governo ed al Parlamento che tale beneficio di natura fiscale e non solo venga ripristinato.

Quella del bonus energia è infatti una tra le non tantissime misure che da anni nel nostro Paese funziona per davvero e che ha permesso non solo di creare occupazione, ma anche di sostenere il settore dell’edilizia e dei materiali da costruzione unitamente, cosa di certo non trascurabile, alle ricadute ambientali positive in termini di riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2).

E così, con un comunicato congiunto, le Associazioni dei Consumatori aderenti al CNCU, il Consiglio Nazionale Consumatori Utenti, hanno posto l’accento sul fatto che la mancata proroga del bonus energia rappresenterebbe un atto di vera e propria miopia politica visto che trattasi di uno strumento chiave per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese.

Senza le detrazioni fiscali, di certo, gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici diminuirebbero con ricadute negative di natura occupazionale in una fase in corrispondenza della quale, come quella attuale, molte piccole imprese della filiera edile stanno a fatica cercando di uscire dallo stato di crisi.

La questione, in particolare, poggia tutto su risorse pari ad appena 400 milioni di euro che lo Stato dovrebbe mettere sul piatto per prorogare la misura agevolativa. Pur tuttavia, le Associazioni dei Consumatori fanno presente come di tutto ciò non ce ne sarebbe bisogno visto che, in accordo con un recente studio effettuato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), a fronte di 6,1 miliardi di euro di detrazioni fiscali concessi dallo Stato gli investimenti attivati sono stati pari a ben 11 miliardi di euro.

Commenti (2)

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