Marea nera nel fiume Yellowstone, allarme rientrato

Il gasdotto Silvertip scoppiato il 1 ° luglio scorso, versando circa 160.000 litri,  1.000 barili di petrolio, nel famoso Yellowstone River non rappresenterebbe più un problema. La Exxon ha annunciato di aver prosciugato i due segmenti di greggio che si erano venuti a creare lungo il fiume, rimuovendo la miscela di acqua oleosa che faceva gridare al rischio di disastro ambientale. Tutto ciò che è stato rimosso è stato portato nella raffineria di Billings dove verrà stoccato sotto la supervisione dell’EPA, l’Agenzia per la Protezione Ambientale americana.

Marea nera nello Yellowstone, la situazione una settimana dopo (gallery)

E’ passata quasi una settimana dalla fuoriuscita di petrolio dall’oleodotto della ExxonMobil nel fiume Yellowstone, e come già avvenuto per la più famosa marea nera del Golfo del Messico, le operazioni di bonifica ambientale vanno a rilento. La stima della perdita di petrolio si è attestata sui 160 mila litri, dunque è stata confermata quella iniziale. Il problema è che sono i soccorsi nel fiume che attraversa il parco che porta lo stesso nome, ad essere stati troppo ottimistici.

Marea nera, incidente nel fiume Yellowstone

Gli Stati Uniti non riescono a vivere un periodo di calma dal punto di vista ambientale, e se un anno fa la famosa marea nera del Golfo del Messico a quest’ora aveva già reso l’area una palude nera, oggi la stessa sorte tocca al fiume Yellowstone che attraversa Wyoming, Montana e Missouri, ma soprattutto il Parco Nazionale a lui intitolato. La causa è stata una rottura nell’oleodotto della Exxon (che non è nuova a questo genere di disastri) che lo attraversa, il quale ha sversato nel fiume l’equivalente di mille barili di petrolio.