Cocaina, l’impatto è anche sul pianeta

La cocaina e le altre droghe sono responsabili non solo di un impatto sul fisico e la mente di chi le assume, ma anche di quello sul pianeta, in una forma che non è facile nemmeno da immaginare. Un esempio? Ogni volta che si parla di distruzione della foresta pluviale, non si deve dare la colpa solo alle coltivazioni inadatte o alla ricerca del legname, ma anche alla cocaina che, per alimentare un mercato sempre più in crescita, ha bisogno di allargare la sua produzione.

Emulsio Salvambiente, i detersivi a basso impatto con ricariche biodegradabili

Detersivi che si sforzano di ridurre l’impronta ambientale, intervenendo su due delle voci fondamentali quando si parla dell’impatto di un prodotto: le emissioni del trasporto; la mole di rifiuti generata dagli imballaggi in plastica. La linea Emulsio Salvambiente, nell’ampia scelta di prodotti commerciali che ci ritroviamo davanti nei supermercati, sicuramente non figura tra quelle che si fregiano ingiustamente del titolo di paladine dell’ambiente. Il contenitore di plastica si può riutilizzare più volte e allora perché acquistarne sempre di nuovi? Un interrogativo più che sensato, quello che si è posto la Sutter, dando vita in risposta ad una linea di detergenti in ricariche concentrate idrosolubili e biodegradabili che si è aggiudicata l’Oscar 2010 dell’imballaggio.

Uragani, più ne aumenta la forza, e più aumenta il riscaldamento globale

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Uno studio sull’impatto degli uragani negli Stati Uniti mostra che i danni provocati alle foreste possono diminuire la capacità di assorbire anidride carbonica, quindi dare un importante contributo al riscaldamento globale. I ricercatori della Tulane University del Dipartimento di Ecologia e Biologia Evoluzionistica hanno esaminato l’impatto dei cicloni tropicali sulle foreste degli Stati Uniti dal 1851 al 2000 e hanno rilevato che i cambiamenti nella frequenza degli uragani potrebbe contribuire al riscaldamento globale. I risultati saranno nel prossimo numero di Proceedings of the National Academy of Sciences.

Gli alberi assorbono l’anidride carbonica per crescere, e la rilasciano quando muoiono, a causa della vecchiaia, o perché abbattuti dall’uomo o dagli uragani. L’importo annuale di biossido di carbonio prodotto da una foresta rimosso dall’atmosfera è determinato dal rapporto tra la mortalità e la crescita dei vari alberi. Quando questi sono stati distrutti in massa dagli uragani, non solo ci sarà un minor numero di alberi nella foresta per assorbire i gas a effetto serra, ma le foreste potrebbero diventare responsabili delle emissioni di biossido di carbonio, che causano il riscaldamento del clima.

Miniauto: il nuovo sogno degli adolescenti, ma sono davvero sicure ed ecologiche?

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Il regalo più ambito dai ragazzi non è più il motorino, ma la miniauto. Segno che i tempi sono cambiati, e i mezzi di trasporto anche!
Con il motore da 50 cc, simile a quello di uno scooter, o un diesel depotenziato di 400 cc, le microcar hanno il vantaggio di poter essere guidate già a 14 anni, facendo così gola agli adolescenti in cerca di autonomia di spostamenti.
E visto che anche le abitudini sono cambiate e tra palestra, cinema, lezioni di piano, uscite con gli amici, piscina, doposcuola, i figli di oggi stanno ben poco a casa, a molti genitori non dispiace non doverli più scarrozzare da una parte all’altra, e si dimostrano spesso propensi all’acquisto.
Le prestazioni delle miniauto non sono eccezionali visto che si raggiungono i 45 km/h di velocità massima, ma ciò che conta è che, a differenza del motorino, si viaggia all’asciutto quando piove o fa freddo, e si può persino portare un passeggero (ma in questo caso bisogna che il guidatore abbia raggiunto la maggiore età).