Energia, Enel: “Se Libia democratica potremmo investire”

Il futuro del colosso energetico italiano, l’Enel, si gioca tra investimenti in sospeso come quello di Porto Tolle e nuovi mercati di crescita come quello aperto dalla caduta del regime libico di queste ultime ore. Ad affrontare questi temi ieri è stato l’amministratore delegato dell’azienda, Fulvio Conti, nell’ambito del suo intervento al Meeting di Rimini. Conti ha manifestato aperta disapprovazione con quello che definisce l’eccessivo peso delle competenze degli enti locali quando si tratta di decidere in materia di energia. Un peso che a suo dire spesso è causa di un problema a dir poco incisivo sia sull’economia locale che sulla produzione e la ripresa ovvero il blocco degli investimenti.

Fotovoltaico, Israele investe nell’industria solare italiana

L’industria solare israeliana affonda le sue radici nei lontani anni Cinquanta ma è negli anni Settanta, un periodo particolarmente critico per gli approvvigionamenti energetici minati dalla crisi del petrolio, che vede svilupparsi un mercato fiorente e particolarmente promettente. Un momento difficile fatto di necessità impellenti che si è tradotto, come spesso accade, nello sfruttamento di nuove risorse e nello sviluppo di tecnologie alternative. Tra i pionieri il fisico Harry Zvi Tabor merita una menzione particolare per la realizzazione di un prototipo di caldaia ad energia solare che ancora oggi, a distanza di decenni, viene utilizzata nel 90% delle abitazioni del Paese.

Eolico, sentenza Tar Sardegna: un nuovo Far West del vento?

Le lobbies delle rinnovabili, il caos legislativo, le speculazioni, quel contrasto sporco tra energia pulita ed investimenti senza regole e criteri troppo arbitrari per garantire uno sviluppo energetico sostenibile. Torniamo sull’argomento per raccogliere le obiezioni sollevate dalla deputata Caterina Pes (PD) riguardo alla recente sentenza del Tar della Sardegna, sentenza che potrebbe riaprire quello che definisce un Far West del vento.

Tutto ebbe inizio il 12 marzo scorso, quando la delibera della Giunta regionale 10/3 bloccò la corsa all’eolico selvaggio, limitando l’installazione di impianti eolici nel territorio regionale, e riservandosi la partecipazione attraverso enti strumentali a capitale interamente pubblico. Le società presentarono ricorso al Tribunale amministrativo. I primi dieci ricorsi sono stati accolti, almeno parzialmente, dal giudice, dal momento che

La produzione di energia anche da fonti rinnovabili è un’attività libera, soggetta ad autorizzazione e non riservata ai poteri pubblici.

Fame e sicurezza alimentare, in attesa della 30^ Giornata mondiale dell’Alimentazione

A pochi giorni dalla 30^ Giornata mondiale dell’Alimentazione, che si celebra il 16 ottobre 2010, si è riunito nella sede della Fao a Roma il Comitato per la sicurezza alimentare. I temi da affrontare sono molti, a cominciare dall’aumento del costo del cibo a livello internazionale che riduce fortemente l’accesso ai prodotti alimentari nei Paesi più poveri; e dal land grabbing, ossia la svendita delle terre ai privati con il conseguente impoverimento dei piccoli produttori agricoli.

Il Comitato che deciderà le strategie da applicare per lo sviluppo delle politiche alimentari nei Paesi del terzo mondo è composto da Ong, Organizzazioni della società civile, membri delle Nazioni Unite, e soggetti privati provenienti da 35 Paesi, tutti insieme per combattere contro la fame nel mondo, come recita lo slogan della 30^ Giornata mondiale, Uniti contro la fame

Unirsi contro la fame diventa realtà quando stato, organizzazioni della società civile e settore privato lavorano in associazione a tutti i livelli per sconfiggere la fame, la povertà estrema e la malnutrizione.

Investimenti nelle rinnovabili per 50 miliardi di euro

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Dallo studio promosso da AGICI Finanza d’Impresa, sotto la guida di Andrea Gilardoni dell’Università Bocconi, arrivano i dati relativi agli investimenti dei principali gruppi elettrici europei e italiani, nel periodo che va dal 2008 al 2015. Lo studio riguarda tutti i maggiori player europei (Atel, Centrica, Edf, EdP, Enel, E.On, Iberdrola, Rwe, Statkraft, Suez e Gdf considerati sia singolarmente che post fusione, Vattenfall, Verdbund, A2A, Acea, Edison, Erg, Iride, Sorgenia). Con uno sforzo finanziario di oltre 50 miliardi di euro e un tasso di crescita al 285%, i 14 gruppi europei considerati porteranno la loro capacità produttiva da rinnovabili da 13 mila megawatt nel 2007 a 50 mila megawatt nel 2015 (escludendo l’idroelettrico tradizionale).

Abu Dhabi: una meraviglia ecologica nel deserto!

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Nel 2009 nascera’ un’opera grandiosa, nei dintorni di Abu Dhabi, la piu’ grande capitale dei sette Emirati Arabi Uniti, dove opulenza e ricchezza sono i denominatori comuni. Questa citta’ è stata ribattezzata eco-city, infatti all’interno di questo progetto Masdar Iniziative, rientra la volonta’ di impiegare impianti che utilizzino fonti rinnovabili con strutture che siano un esempio di ecoarchitettura. Abu Dhabi sarà una vera oasi nel deserto arabo, un centro in cui innovazione scientifica e tecnologica andranno di pari passo con l’ambiente. Senza dubbio le immense disponibilita’ economiche hanno reso possibile anche la realizzazione di progetti impensabili, quali la costruzione di uno stabilimento cinematografico, ad alimentazione solare, con un investimento di oltre 300 milioni di dollari, per richiamare il business e l’attenzione di addetti ai lavori impegnati nell’ecologia.
La citta’ sara’ autosufficiente in tutto e per tutto, integrando energia eolica, solare, le risorse derivate dalle piantagioni e dalle fattorie. L’intera citta’ si alimenterà energeticamente grazie ad impianti fotovoltaici, mentre l’acqua, verra’ dal mare e sarà trattata da un impianto di dissalazione ad energia solare. Inoltre grazie al sistema di riciclaggio l’impatto dei rifiuti nell’ambiente sara’ nullo, come le emissioni di gas inquinanti, minimizzati dal sistema di trasporti urbani, e da incentivi ai mezzi ecologici.