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Costa Concordia, formulata la relazione sul disastro ambientale

costa concordia relazione disastro ambientaleFioccano i milioni come se piovesse intorno al caso della Costa Concordia. A più di un anno dall’incidente che ha visto la più grande nave da crociera italiana incagliarsi di fronte all’isola del Giglio, ne sono successe di tutti i colori. E siccome siamo in Italia, è successo persino l’inverosimile, ovvero che il comandante della nave, Schettino, chiedesse di essere riassunto, e che la Costa chiedesse all’Italia di pagare i danni di cui lei stessa è responsabile. Ieri è stata presentata la relazione sul disastro ambientale con cui è lo Stato a chiedere il risarcimento danni all’azienda.

Naufragio Costa, il Governo promette cambiamento delle rotte, ma non prende provvedimenti

Subito dopo il disastro della Costa Concordia naufragata vicino l’Isola del Giglio, e soprattutto dopo aver capito che “l’inchino” all’Isola era una pratica comune, il Governo annunciò di voler emettere un decreto che regolasse le rotte delle navi da crociera, impedendo definitivamente che queste possano avvicinarsi troppo alle aree delicate. Purtroppo però, come denuncia Greenpeace, dopo gli annunci non è seguita la messa in pratica vera e propria.

Disastro ambientale Isola del Giglio: un mese per recuperare tutto il carburante

La buona notizia è che, almeno nell’immediato, non ci sono pericoli per imminenti disastri ambientali dovuti alla dispersione del carburante (quelli agli scogli protetti dell’Isola del Giglio ormai sono stati fatti). La cattiva è che però la situazione potrebbe cambiare da un momento all’altro. Ad annunciarlo è la Smit, l’azienda incaricata del recupero della nave che si occuperà anche di contenere eventuali dispersioni, coadiuvata da specialisti italiani.

Naufragio Costa, Clini: “Dichiareremo lo stato di emergenza”

Mentre sale a 29 il numero dei dispersi dopo il naufragio della Costa Concordia nei pressi dell’isola del Giglio, il ministro dell’Ambiente Corrado Clini dichiara lo stato di emergenza

per consentire e attuare le misure necessarie in tempi rapidi ed evitare la dispersione in mare di oltre 2.000 tonnellate di carburante stivate nei serbatoi. Abbiamo bisogno di procedere con urgenza, in tempi più brevi di quelli consentiti dalle procedure ordinarie

dopo che le prime chiazze d’olio combustibile cominciano ad affiorare in superficie.

Costa Crociere: “Azienda parte lesa. Si è trattato di un’iniziativa del comandante”

Interviene il presidente e amministratore delegato di Costa Crociere Pierluigi Foschi che, in una conferenza stampa di pochi minuti fa, ha dichiarato la manovra di avvicinamento all’isola del Giglio

Un’iniziativa del comandante Schettino presa di sua volontà e contraria alle nostre regole di comportamento scritte e certificate. Anche le procedure non hanno rispettato totalmente le rigide disposizioni e l’addestramento che abbiamo dato.

Costa Crociere, dopo vite umane sos per l’ambiente

Cominciano a capirsi cause ed effetti e cominciano a definirsi i numeri delle vittime e dei dispersi, a due giorni dal naufragio della nave Costa Crociere. Nel nostro blog di informazione sull’ecologia e l’ambiente non possiamo occuparci delle vite umane e della sofferenza che questa tragedia, facilmente evitabile, ha comportato. Possiamo però fare un bilancio di quello che sarà il danno ambientale nelle acque del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, in cui si trova l’isola del Giglio e, i 224 fusti contenenti sostanze tossiche e infiammabili, perse dalla Grimaldi Lines o scorso 17 dicembre.

Inquinamento, Isola del Giglio a rischio: Greenpeace scova Atlantide di rifiuti

Inquinamento Isola del Giglio: a lanciare l’allarme sono gli attivisti di Greenpeace che ieri hanno ripescato, dai fondali dell’area, numerosi rifiuti, dalle bottiglie di plastica alle carcasse di elettrodomestici, pensate che c’era persino una lavatrice adagiata su quello che è un tratto tra i più belli dei nostri mari, da preservare nella sua integrità e da difendere da numerosi nemici, in primis la spazzatura che insospettabile ne deturpa l’aspetto mettendo a rischio l’habitat  marino e la fauna ittica, per via delle sostanze nocive che sprigionano molti di questi indecorosi reperti. Gli ambientalisti hanno pubblicato le foto dei rifiuti scovati sui fondali dell’Isola del Giglio sulla loro fan page, chiedendo “E’ tuo questo?”, un modo per trasmettere un messaggio importante a chiunque non si renda conto di quanto sia estremamente dannoso smaltire i rifiuti nell’ambiente naturale e non negli appositi contenitori.

Vacanze, si punta sulla qualità. Le vele blu italiane diventano 13

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In tempi di crisi, bisogna stimolare il consumo, e siccome la vacanza diventa un dilemma, ecco che la qualità delle località costiere italiane si incrementa notevolmente. Fino allo scorso anno le cosiddette “vele blu“, cioè quei luoghi che avevano ricevuto l’attestazione di qualità da Legambiente, erano 10. Quest’anno sono salite a 13, con un impennata per Sicilia e Puglia.

Le località di vacanza sono analizzate per tutto l’anno da Legambiente e dal Touring Club Italiano che alla presentazione della Guida Blu 2009 hanno fatto tirare un sospiro di sollievo all’organizzazione turistica italiana. L’unica località che è stata in grado di ricevere tutte e 5 le vele blu, il massimo punteggio, è l’Isola del Giglio, in Toscana, che conferma la supremazia del Mar Tirreno rispetto alle altre coste.