30 anni fa le superpotenze mondiali si sfidavano per tentare di vincere la corsa allo spazio. Oggi, in una crisi ambientale terribile, si sfidano per il ruolo di leader nell’ecologia. Una corsa che per primo ha intrapreso il Parlamento di Bruxelles, ma che vede come avversari più forti e preparati Pechino e Washington. Cerchiamo di capire chi è in vantaggio e chi può arrivare a vincere la gara.
L’Unione Europea è stata senza dubbio, come dicevamo, la prima in assoluto ad intraprendere politiche verdi, in quanto ha ratificato il protocollo di Kyoto in toto (gli Stati Uniti solo in parte e la Cina per niente) e ha stabilito il famoso accordo del 20-20-20 contestato da più parti. I punti che però svantaggiano l’Europa riguardano le diversità di politiche e di tecnologie disponibili tra i vari Paesi. Mentre ci sono alcune nazioni con un ritmo di crescita ecologica impressionante (vedi Germania, Danimarca, Francia e Gran Bretagna), le quali già da anni hanno intrapreso il cammino delle rinnovabili, ci sono anche altri Paesi (come la Romania, la Polonia ed in generale tutto l’Est Europa) che vanno avanti ancora con il carbone, e che le energie rinnovabili non sanno nemmeno cosa siano.