Fai parte di un’azienda no-profit e ti interessi di ambiente? Hai un’organizzazione senza scopo di lucro e vorresti mettere in atto progetti di sostenibilità ambientale ma non ne hai la possibilità? Emirates ha bandito il concorso “A Greener tomorrow” stanziando fondi per 150.000 dollari per “sostenere progetti in difesa dell’ambiente”. L’iniziativa, con scadenza entro e non oltre il 25 aprile 2013, ha raccolto i fondi attraverso programmi di riciclo effettuati dal gruppo Emirates per dimostrare come nella tutela dell’ambiente c’è solo da investire.
riciclo materiali
Piano cave, Legambiente: in Abruzzo è Far West
Legambiente ha presentato in questi giorni il Dossier Cave facendo il punto nello specifico sulla difficile ed intricata situazione in cui versa, su questo fronte, la regione Abruzzo, territorio martoriato dagli scavi senza alcun ritegno e regolamentazione che si basi su principi più sostenibili per l’ambiente e lo sfruttamento delle risorse. In particolare a preoccupare è il caso del Comune di Mozzagrogna che fa riflettere sulla necessità di procedere al più presto con un piano cave serio e ben ponderato in tutti i suoi aspetti per evitare che prosegua quello che a tutti gli effetti l’associazione definisce un vero e proprio Far West delle cave.
Green Art al Bakken Museum di Minneapolis
Si è aperta ieri la grande mostra Garden Green Energy al Bakken Museum : quattro enormi sculture alimentate da energia rinnovabile, dal sole, dall’acqua e dal vento, sono state installate nelle sale del museo di Minneapolis, che rimarrano fino al 25 luglio, in occasione del Minneapolis Aquatennial e dei “10 Best Days of The Bakken”. Gli artisti hanno lavorato in stretta collaborazione con scienziati, ingegneri e inventori nel campo delle energie pulite, dimostrando come un connubio tra ecologia, arte e scienza, è sempre stimolante e coinvolgente.
Le tecnologie e le conoscenze per un mondo 100% rinnovabile esistono già

La maggior parte della tecnologia necessaria a spostare il mondo dai combustibili fossili all’energia pulita e rinnovabile esiste già. L’attuazione di tale tecnologia richiede il superamento di ostacoli nella pianificazione e nella politica, ma così facendo potrebbe tradursi in una diminuzione del 30% della domanda mondiale di elettricità. Di questo ne sono convinti il docente di ingegneria di Stanford Mark Z. Jacobson ed il ricercatore della University of California-Davis Marco Delucchi.
Per chiarire la portata di tali ostacoli, e come potrebbero essere superati, hanno scritto un articolo su Scientific American. In esso si presenta una nuova ricerca per tracciare e valutare un piano quantitativo per alimentare il mondo intero con vento, acqua ed energia solare, compresa una valutazione dei materiali e costi. Alla fine, dicono, saranno più convenienti dei combustibili fossili o nucleari.
La chiave è eliminare la combustione come un modo per produrre energia per i veicoli, nonché per l’utilizzo di energia elettrica normale. Il problema risiede nell’uso di combustibili fossili e nella combustione della biomassa, che sono notoriamente inefficienti nella produzione di energia utilizzabile. Ad esempio, quando la benzina è utilizzata per alimentare un veicolo, almeno l’80% dell’energia prodotta viene dispersa come calore.
Con i veicoli che funzionano con l’elettricità, è il contrario. Circa l’80% dell’energia fornita al veicolo viene convertita in movimento, con solo il 20% disperso sotto forma di calore. Altri dispositivi di combustione possono analogamente essere sostituiti con l’elettricità o con l’idrogeno prodotto dall’energia elettrica.