Un termometro terrestre ci dirà lo stato di salute del nostro pianeta

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Secondo gli esperti dei cambiamenti climatici, il nostro pianeta ha la febbre. Lo scioglimento dei ghiacciai è solo un segno netto dei cambiamenti radicali che possiamo aspettarci. Ma gli effetti del riscaldamento globale in materia di agricoltura e risorse idriche restano ancora un mistero. Una nuova invenzione della Tel Aviv University, una sorta di “termometro ottico terrestre” (OSD), potrà aiutare a risolvere il mistero e fornire un nuovo strumento diagnostico per valutare la salute del nostro pianeta.

Secondo il prof Eyal Ben-Dor del Dipartimento di Geografia, il termometro aiuterà gli scienziati, urbanisti e gli agricoltori a comprendere la salute durante i cambiamenti del suolo, nonché i suoi potenziali problemi agricoli. Spiega il professore che:

Attraverso un piccolo foro nella superficie della terra, siamo in grado di valutare ciò che sta sotto di esso.

Quando il cambiamento climatico altera radicalmente il nostro pianeta, questo termometro può subito dire ai geografi quali parti di una nazione stanno meglio o quali peggio, per quanto riguarda l’agricoltura. L’efficacia dell’OSD è stata recentemente riportata in Soil Science Society of America Journal.

Oggi, non esiste un modo semplice e poco costoso per verificare la salute del suolo. Le mappe dei singoli Stati sono elaborate unicamente ogni 10 o 20 anni, e ognuna con milioni di costi. Un test richiede anche l’uso di un bulldozer, che recupera grandi appezzamenti di terreno da campionare ed analizzare in un laboratorio.

La prova può essere molto più semplice con il termometro del prof. Ben-Dor, tanto da poter essere utilizzato anche da non professionisti. Un sottile catetere viene inserito in un piccolo foro nel terreno per dare in tempo reale, immediatamente e accuratamente, affidabili informazioni sull’inquinamento e la salute del suolo in tutti i suoi aspetti. Le analisi chimiche e fisiche, passano dal termometro al dispositivo palmare o computer ad esso collegato.

Per ottimizzare la produzione e ridurre i costi, gli agricoltori hanno bisogno di sapere se i loro raccolti hanno trovato la giusta miscela di minerali. Questo strumento potrebbe consentire loro di perseguire una “agricoltura di precisione”.

Il costo è di circa 10.000 dollari (che può sembrare tanto, ma rispetto ai costi sostenuti oggi per tali analisi sono solo briciole) per ciascuna applicazione, e consente inoltre ai tecnici di verificare se il terreno ha bisogno di acqua o è contaminato. Esso fornisce inoltre informazioni sulle condizioni dove le colture sono in crescita. La qualità delle informazioni, spiegano i ricercatori, è identica a quella fornita dai laboratori governativi di grandi dimensioni. Spiega ancora il prof. Ben-Dor che queste sonde possono essere utilizzate anche in remoto e in modalità wireless in rete per aerei e satelliti, per fornire la più dettagliata, completa e affidabile mappa del suolo.

Le mappe del suolo sono importanti strumenti del mestiere per gli scienziati della terra, per gli urbanisti, agricoltori e per i ministeri dell’ambiente. Con i mezzi oggi utilizzati solo circa il 30% del pianeta è stato mappato così precisamente. Ad esempio le mappe del suolo per l’Estremo Oriente, l’Artico e l’Africa, finora piuttosto scarse, possono essere più facilmente sviluppate con questa tecnica.

L’OSD è attualmente ad uno stadio di prototipo ed è quasi pronto per la commercializzazione.

Fonte: [Sciencedaily]

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