Treno Verde Legambiente, l’Italia è sempre più inquinata

di Redazione 1

Se l’Italia è inquinata, la colpa è anche (e soprattutto) del trasporto su gomma. E’ l’ultima denuncia di Legambiente in seguito al primo stop per tirare le somme delle rilevazioni effettuate dal Treno Verde, il convoglio dell’associazione ambientalista che attraversa l’Italia per effettuare rilevazioni sulla qualità dell’aria. L’intento è chiaro: chiedere alle autorità di scoraggiare il trasporto su strada ed incoraggiare quello alternativo, come i mezzi pubblici ed in particolare i treni che inquinano poco o nulla.

La fotografia che si ricava dall’ultima rilevazione è sempre più fosca, forse per i gas di scarico delle auto. Su 110 capoluoghi di Provincia, già 27 hanno superato il limite imposto dall’Unione Europea per le emissioni. Questo limite riguarda il Pm10 che non può superare i 50 microgrammi per metro quadro come media giornaliera, ma che in città come Parma è stato superato già 52 volte contro le 35 annue permesse dall’Europa. Il capoluogo emiliano è quello che fa peggio, ma è in buona compagnia visto che Cremona ha sforato il limite per ben 47 volte, e Vicenza 46. Male, anche se con cifre inferiori, pure il Centro-Sud, con Frosinone e Benevento con lo “scettro” delle peggiori con sforamenti rispettivamente per 44 e 38 giorni. E dire che siamo ancora ad inizio marzo! Sarà un miracolo se alla fine dell’anno qualche capoluogo non avrà ancora sforato il limite.

Le soluzioni prospettate da Legambiente sono prima di tutto, come detto, favorire il trasporto pubblico, in particolare su rotaia; dopodiché è importante passare alle rinnovabili perché gas, carbone e petrolio hanno troppe emissioni; puntare sul risparmio energetico, ridurre il consumo di suolo ed i consumi. Intanto il Treno Verde è già ripartito per un nuovo giro d’Italia in cui verranno rilevati anche altri gas come benzene, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono, e si effettueranno anche rilevazioni per quanto riguarda l’inquinamento acustico.

[Fonte e foto: Legambiente]

Commenti (1)

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