Gli incentivi per le auto a metano 2013 del nuovo decreto sviluppo

di Redazione 2

Gli incentivi per le auto a metano 2013 del nuovo decreto sviluppo sono stati lanciati a metà marzo. Per l’anno in corso in tutto saranno stanziati 40 milioni di euro per tutti i veicoli eco e gli incentivi potranno essere ottenuti solo fino a quando i fondi non saranno esauriti.

Tantissimi italiani sono interessati agli incentivi per le auto a metano 2013 stabiliti dal nuovo decreto sviluppo, chiariamo quindi alcuni punti fondamentali. Gli incentivi vengono erogati in somme diverse a seconda della quantità di emissioni prodotte dall’auto: meno inquina, più crescono gli incentivi. Auto con emissioni fino a 50 g/km accedono a incentivi fino a 5 mila euro, auto con emissioni non superiori a 95 g/km possono raggiungere i 4 mila euro di incentivo mentre quelle con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km possono ottenere fino a 2 mila euro di finanziamento. Il modello di auto a metano o gpl che si vuole acquistare influisce quindi sulla quantità di incentivi cui si può avere diritto.

Di conseguenza per capire a quanti soldi si ha diritto occorre informarsi sulla CO2 in g/km emessa dalla vettura di proprio interesse. Ricordiamo che il contributo per l’acquisto di un’auto a metano è valido solo per veicoli nuovi, ed è prevista la rottamazione di una vettura più vecchia di 10 anni e che sia entrata in possesso dell’attuale proprietario (o familiare convivente) da almeno 1 anno.

Gli incentivi per le auto a metano dureranno solo fino all’esaurimento dei fondi stanziati (40 milioni di euro totali per il 2013), come già detto, ma si faccia attenzione poiché i fondi vengono ripartiti anche a seconda dell’utilizzo che si farà del veicolo. Occorre quindi assolutamente specificare se l’acquisto è legato all’uso di terzi, all’esercizio di professioni, arti o imprese (quindi all’utilizzo del mezzo come bene strumentale), poiché è possibile, nel caso gli altri siano finiti, che incentivi per questa categoria siano ancora disponibili.

Photo Credits | Getty Images

Commenti (2)

  1. Inutile dire che sono soldi buttati. Se si volesse veramente incentivare l’uilizzo di auto ecologiche, basterebbe fare leggi per la promozione e soprattutto lo sviluppo.
    Buttare dei soldi affinchè possa sembrare più conveniente l’acquisto di tali vetture, è uno specchietto per allodole. Il problema principale è la DISTRIBUZIONE.

    Oramai lo sanno tutti che quando ti compri un auto a metano si ha a che fare con lunghe attese per il rifornimento, naturalemnte quando il distributore è aperto.

    Tutto questo perché in Italia siamo gli unici a non avere ancora il SELF SERVICE.

    Vergogna per lo spreco di soldi. Provate andare in Germania, Svizzera, Austria Repubblica Ceca, e vedrete se non c’è da vergognarsi.

  2. Per un segmento commerciale estremamente sofferente quale quello dell’auto in Italia appare veramente poco lungimirante la scelta di stanziare per l’ecomobility solo 5 mil. per i privati (peraltro finiti in poche ore già il 14 marzo), e 35 mil., che per contro non verranno invece mai richiesti e quindi erogati, per le aziende. Quest’ultime infatti per accedervi devono rottamare auto in circolazione da almeno 10 anni, quando è arcinoto che in Italia le vetture aziendali si ammortizzano in 5 anni!!!!!!

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