Stagione venatoria 2013, le proposte delle associazioni ambientaliste

di Redazione 1

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E’ iniziata ufficialmente domenica 1 settembre la stagione venatoria 2013 non senza le polemiche delle associazioni ambientaliste insorte per ricordare al governo che la Costituzione italiana tutela gli animali selvatici e li protegge; e per informare come alcune specie di uccelli in questo periodo siano nella fase della nidificazione e non possono essere bersaglio di cacciatori divertiti.

La LAV si è fatta in qualche modo portavoce di tutte le associazioni ambientaliste che vogliono proteggere gli animali dallo sterminio della caccia con una campagna di sensibilizzazione che chiede l’aiuto di tutti, perché alcune specie di uccelli sono ancora in fase di riproduzione e, come spiegano gli esperti della LAV,

se venissero uccisi dei genitori non potranno provvedere alla prole, condannandola ad una lenta agonia e a morire di fame.

Gli ambientalisti ritengono che non solo la stagione venatoria si stata aperta troppo presto, rispetto a quelle che sono le esigenze della natura, ma anche che sia chiusa troppo tardi

Ovvero quando è in corso la migrazione verso i luoghi dove gli uccelli nidificheranno e dove molti di loro purtroppo non torneranno mai più, perché al cacciatore è stato consentito di ucciderli.

Se i cacciatori proclamano le loro azioni legittime, gli esperti della LAV, fanno notare che i calendari della caccia in realtà non solo non tengono conto della Costituzione italiana, ma neppure delle direttive comunitarie. Difatti, come già evidenziato alcuni mesi fa, la Commissione europea aveva chiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di non autorizzare, in deroga alle leggi comunitarie, l’uccisione di milioni di piccoli uccelli protetti; altrimenti si sarebbe fatto appello alla Corte di Giustizia. Il governo non ha tenuto conto delle richieste e il 31 luglio 2013 ha approvato una legge “senza il recepimento delle puntuali indicazioni comunitarie” e ora siamo anche in attesa di una procedura d’infrazione.

LAV, Lipu, Wwf, Legambiente, ENPA, CABS chiedono l’aiuto di tutti per fermare la caccia con una petizione che vuole sollecitare il governo ad assumersi le proprie responsabilità e a salvaguardare gli animali selvatici che “possono contare solo su di noi!”.

[Fonte: LAV]

[Photo Credit | Thinkstock]

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