Un approfondimento sulle città più inquinate d’Europa. Secondo gli analisti di Ener2Crowd, il caldo estremo, come quello causato dall’anticiclone Caronte, non è un fenomeno passeggero, ma una chiara manifestazione del cambiamento climatico. Le emissioni accumulate in decenni hanno reso le città epicentri di questo fenomeno, nonostante coprano solo il 2% della superficie terrestre.

Un approfondimento sulle città più inquinate d’Europa
Le aree urbane, infatti, producono ben l’85% delle emissioni globali di CO2, rendendole estremamente vulnerabili a eventi climatici estremi come inondazioni, ondate di calore e carenze idriche. La ricerca Keeping track of greenhouse gas emission reduction progress and targets in 167 cities worldwide della Sun Yat-sen University, e rielaborata da Ener2Crowd, evidenzia una classifica delle città più inquinanti. Al primo posto si posizionano le megalopoli cinesi come Handan, Shanghai e Suzhou.
A livello europeo, la città più inquinante è Mosca, seguita da Istanbul e San Pietroburgo. In Italia, la città con le maggiori emissioni annuali di CO2 è Torino, che si posiziona al 52° posto nel ranking mondiale e al 7° in quello europeo. Se si considera invece l’inquinamento atmosferico, la città più inquinata è Milano, seguita da Torino. L’analisi sottolinea che molte città italiane, da Bologna a Roma, sono particolarmente a rischio a causa del caldo estremo.
Per affrontare questa emergenza climatica, gli esperti ritengono necessario un intervento economico massiccio. Si stima che servano 600 miliardi di euro all’anno per finanziare progetti di energia pulita e raggiungere gli obiettivi climatici globali, ovvero ridurre le emissioni del 45% entro il 2030 e azzerarle entro il 2050. Questo sforzo finanziario deve coinvolgere le grandi piazze finanziarie mondiali, ma anche i singoli cittadini. È in questo contesto che si inserisce Ener2Crowd, una piattaforma italiana che si definisce come la più grande comunità di investitori etici del Paese.
L’obiettivo è democratizzare la finanza sostenibile, permettendo anche ai piccoli risparmiatori, i cosiddetti “GreenVestor“, di contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico. Attraverso investimenti minimi di 100 euro, gli utenti possono finanziare progetti 100% green, ottenendo rendimenti interessanti e, allo stesso tempo, un impatto positivo sull’ambiente.
Ogni euro investito su Ener2Crowd equivale a una riduzione di 0,52 chili di CO2. In conclusione, l’emergenza climatica richiede un’azione urgente e un impegno globale. Il caldo estremo è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Invertire la rotta è ancora possibile, ma dipende dalla capacità di mobilitare ingenti risorse economiche e di coinvolgere ogni singolo individuo in una transizione verso un’economia più sostenibile e a zero emissioni.
Non attivarsi ed essere spettatori impassibili di fronte a tale cambiamento climatico, rischia di peggiorare ancora di più la situazione. Con l’aiuto di tutti si potrà cercare di cambiare rotta ed evitare che l’inquinamento provochi ancor di più eventi climatici estremi come accaduto negli ultimi anni.