Acqua in bottiglia zero emissioni, grazie all’accordo siglato tra il Ministero dell’Ambiente italiano e San Benedetto Spa. Per neutralizzare le emissioni di gas serra legate al processo di produzione e imbottigliamento, Easy, questo il nome dell’intesa raggiunta, prevede l’acquisto di crediti di carbonio di tipo VERs, ottenuti grazie alla costruzione di un impianto di generazione di energia termica dal biogas recuperato, in Thailandia.
L’azienda veneta è impegnata da anni nell’analisi e nella neutralizzazione dell’impatto ambientale dell’acqua in bottiglia e questo progetto rappresenta un punto di arrivo e di partenza, nello stesso tempo, importante, per giungere ad un’acqua che sia davvero carbon neutral, come spiega lo stesso presidente di San Benedetto Spa, Enrico Zoppas:
L’attenzione che da anni l’Acqua minerale San Benedetto dedica al proprio ruolo sociale si è incrociata, grazie a questo accordo, con un progetto preciso di sostenibilità di cui oggi presentiamo il primo risultato. Non un compito preso a caso, perché da sempre per noi è centrale l’armonia con l’ambiente, il rispetto della coerenza con la purezza del prodotto, il rispetto dell’integrità del paesaggio dal quale sgorga, il fondamentale apporto che porta all’equilibrio della salute di tutti. Ciò che facciamo ogni giorno nel contesto della nostra azienda ha una sua coerenza precisa, che nasce dal radicamento con il nostro territorio e che, ci auguriamo, possa diventare un modello di riferimento su scala sempre più allargata.
Soddisfazione è stata espressa anche dal Direttore generale del Ministero dell’Ambiente, Corrado Clini, che ha sottolineato l’importanza di coniugare la riduzione delle emissioni del processo produttivo a risultati positivi in termini di ritorno economico per l’azienda:
La collaborazione tra il Ministero e la San Benedetto, sulla base di un accordo volontario ha consentito di mettere a punto una metodologia di calcolo dell’impronta di carbonio e di individuazione delle misure tecnologiche ed organizzative in grado di associare la riduzione delle emissioni con un risultato economico positivo in termini di riduzione dei consumi energetici e dei costi per l’impresa. Questa metodologia potrà essere estesa a tutto il settore delle acque minerali.
Ma vediamo in sintesi cosa prevede l’accordo Easy e quali sono le varie tappe del percorso intrapreso da San Benedetto:
- calcolo delle emissioni di CO2 prodotte nella filiera dell’acqua minerale
- impiego di tecnologie con un minore impatto sull’ambiente: trigenerazione, ottimizzazione energetica e della climatizzazione degli impianti d’imbottigliamento, riduzione del peso delle bottiglie, riciclo delle materie plastiche
- energia da fotovoltaico
- messa a punto del primo formato carbon neutral da 1 litro, con una stima di emissioni di CO2 di 2.000 tonnellate prodotte, compensate, come anticipavamo ad inizio articolo, dall’acquisto di crediti di carbonio di tipo VERs derivanti dalla costruzione di un impianto di generazione di energia termica dal biogas recuperato, in Thailandia
Come possiamo sapere se l’acqua minerale che stiamo acquistando è carbon neutral? A questo ci pensa un’etichetta: il logo Greenprint, presente sulle confezioni.
Noi di Ecologiae continuiamo a preferire l’acqua del rubinetto ma indubbiamente è un’iniziativa lodevole.
[Fonte: Adnkronos]
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