Ambiente, Adotta un ulivo dalla Puglia: il grande bluff

di Redazione Commenta

uliviAlcuni giorni fa abbiamo promosso la campagna “Adotta un ulivo” per salvare oltre 8.200 piante di ulivi secolari dal taglio previsto per l’ampliamento della strada statale 16 Adriatica, tronco Magli-Otranto. Ebbene, occorre fare una rettifica a quanto detto perché per i singoli cittadini c’è poco da adottare: le piante di ulivo saranno espiantate e, ci auguriamo, verranno ricollocate in luoghi stabiliti dall’Anas in collaborazione con le Amministrazioni locali e solo dopo approvazione del ministero per i Beni e le Attività culturali.

Dei 8.293 alberi ricordiamo che 268 sono stati censiti e dichiarati monumentali dallo stesso ministero, per cui verranno piantati in aree prossime alla localizzazione originaria e, nello specifico, lungo la variante  di Palmariggi (provincia di Lecce); mentre per gli altri 8.025 ulivi secolari verranno individuate delle aree ad hoc. Nel ringraziare i responsabili Anas dell’Area tecnica settore Nuove Costruzioni del compartimento della Viabilità per la Puglia con sede Lecce, che hanno accolto la mia richiesta di adozione e in tempi molto brevi hanno risposto in modo chiaro e gentile, riporto la lettera di risposta per rendere questo articolo il più possibile oggettivo.

Per la maggior parte degli altri 8.025 ulivi da espiantare sono state già determinate le aree disponibili al reimpianto,

difatti, alcuni alberi sono stati adottati dalle amministrazioni comunali e provinciali locali, ma continuiamo a leggere la lettera

mentre per la parte residuale è in corso l’individuazione delle aree, in collaborazione con i Comuni e la Provincia. La scelta delle aree sarà comunque soggetta all’approvazione da parte del Ministero pe ri Beni e le Attività Culturali. L’Anas intende restituire alla collettività un bene che è della collettività, attraverso l’individuazione di aree messe a disposizione delle Amministrazioni Comunali e Provinciali, fruibili da tutti i cittadini.

Per cui, non ci sono ulivi da adottare, l’Anas e le autorità competenti penseranno a salvare le piante dalla statale 16 e a ricollocarle nel nostro Paese.

[Photo Credit | Thinkstock]

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