Animali, balene: a minacciare la loro esistenza anche i gabbiani

di Redazione Commenta

Le balene che si stanziano nel Golfo Nuevo, al largo della Patagonia, sono minacciate oltre che dall’uomo dalla presenza dei gabbiani. A lanciare l’allarme sono gli scienziati dell’Istituto argentino di conservazione delle balene (Ibc) che temono che i continui asslati degli uccelli di mare possano modificare le abitudini delle balene, minacciate soprattutto durante l’allattamento dei cuccioli.

Le balene sono costrette ad aumentare la velocità di nuoto e a cambiare l’abituale posizione di riposo, inarcando la schiena, per evitare le beccate che disturbano l’allattamento e il naturale sviluppo dei cuccioli

Come spiega il direttore dell’Ibc Mariano Sironi, i grandi mammiferi marini potrebbero anche migrare in altri luoghi per evitare gli attacchi dei gabbiani e a risentirne sarebbero oltre all’ecosistema marino, anche il turismo basato sugli avvistamenti delle balene, una delle poche risorse economiche della Patagonia. I primi studi sul fenomeno hanno preso inizio nel 1972, quando si sono registrati per la prima volta fino a 12 assalti dei gabbiani l’ora per le balene che transitavano nella penisola Valdes; gli attacchi rivolti ai cuccioli sono ancora più frequenti, come hanno potuto appurare i ricercatori. A volte essi non riescono a crescere in modo sufficiente per poter affrontare le grandi migrazioni e finiscono per ammalarsi o persino morire.

Dagli studi effettuati dal Whale Conservation Institute Ocean Alliance è risultato che nel 1974 solamente l’1% delle balene mostrava ferite causate dagli attacchi dei gabbiani, ma nel 2008 i casi sono aumentati fino ad arrivare a acolpire il 77% dei mammiferi. Per gli scienziati dell’Ibs il motivo dell’aumento vertiginoso degli assalti alle balene è dovuto in maggior parte alla crescita esponenziale dei gabbiani lungo le coste dell’Argentina dovute, a loro volta, all’aumento dei rifiuti che confluiscono nelle discariche attorno alla città di Porto Madryn e per gli scarti di cibo lasciati dai pescherecci a largo e lungo le coste. Per arginare il problema e per raccogliere fondi in favore delle balene della Patagonia l’Istituto argentino ha istituto il Programma di adozione delle balene, già finanziato da 4.000 persone.

[Fonte: Ansa]

[Photo Credit | Thinkstock]

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