Casa passiva

di Redazione 2

Casa passiva

Il termine deriva dal tedesco passivhaus (in inglese passive house) e designa un’abitazione che assicura il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento “convenzionale” (caldaia, termosifone etc). Il concetto di casa passiva nasce nel maggio del 1998 dalla collaborazione tra Bo Adamson della svedese Lund University, e il tedesco Dott. Wolfgang Feist. Una serie di finanziamenti stanziati dal land tedesco di Hessen hanno permesso che il concetto venisse poi sviluppato.

Una casa si può definire passiva quando la somma degli apporti passivi di calore derivanti dall’irraggiamento solare ed il calore generato internamente all’edificio da elettrodomestici e dagli occupanti stessi sono tali da bilanciare le perdite di calore dall’involucro durante la stagione invernale. La casa passiva basa il suo funzionamento su di una eccellente protezione del calore prodotto all’interno dell’edificio (che viene recuperato), sull’isolamento dell’involucro dell’edificio (coibentazione), sullo sfruttamento altamente efficiente dell’energia e  su una sistematica aerazione. In tal modo il fabbisogno di riscaldamento dell’abitazione si abbassa drasticamente di 15 kWh/m2a o 1,5 l itri di combustibile/m2a o persino meno.

La casa passiva nasce inizialmente in Svezia e si diffonde dapprima in Germania, Austria, Olanda e negli altri Paesi del Centro-Nord europeo. In Germania la prima Casa Passiva è stata costruita nel 1991 a Darmstadt-Kranichstein dallo stesso suo inventore (Dr. Wolfgang Feist). Il fabbisogno energetico delle 4 villette a schiera ammonta in media a 10 kWh/m2anno e si mantiene stabile da 15 anni. La prima Casa Passiva di tipo pluri-familiare venne invece edificata nel 1999 a Friburgo. Seguirono poi un complesso residenziale di 21 case a Wiesbaden, 32 case  ad Hannover-Kronsberg e 52 case a Stoccarda. Negli USA, invece, la prima Casa Passiva è stata costruita nel 2006 a Bemidji, Minnesota, tramite il programma “Deutsch-als-Fremdsprache-Programm Waldsee”, fondazione tedesca per l’ambiente, anche in questo caso sono i finanziamenti tedeschi a portare avanti il progetto.

L’Austria ha decretato che, a partire dal 2015, la Casa Passiva sarà lo standard prescritto dalla legge per tutti gli edifici e addirittura nella regione del Vorarlberg lo standard è obbligatorio già dal 1°gennaio 2007. Tutti paesi dove l’attenzione al dettaglio, alla qualità costruttiva, all’abitabilità e alla salubrità dei luoghi sono la regola. In Italia purtroppo sono ben poche le esperienze che vanno in questa direzione. Interessante è l’iniziativa della Provincia Autonoma di Bolzano che da diversi anni ha emanato una legge provinciale per istituire la certificazione Casa Clima per la quale una Casa Passiva corrisponde alla Casa Clima di classe oro. Il primo edificio passivo pubblico italiano è stato costruito nel 2004, i trova proprio a Bolzano ed è chiamato Expost. Il progetto, dell’architetto Michael Tribus, è del 2004: si tratta della conversione e rifunzionalizzazione di un ex edificio postale  nella nuova sede degli uffici della Provincia Autonoma di Bolzano.

Per approfondire

Commenti (2)

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