Ottocentoquarantasette milioni di dollari. Seicentottantanove milioni di euro. Numeri difficili da scrivere ma molto pesanti, specialmente se a pagarli è un’azienda soltanto. E’ quanto ha stanziato la BP soltanto negli ultimi 3 mesi stando alla stima del danno della marea nera all’ambiente e alle popolazioni locali, arrivata a questa cifra, in seguito all’esplosione e alla fuoriuscita di petrolio derivante dall’incidente sulla piattaforma Deepwater Horizon di due anni fa nel Golfo del Messico.
Inquinamento
Inquinamento in Italia cresce nel 2011
Zone a traffico limitato e prezzi della benzina alle stelle non hanno fermato gli italiani che nel 2011 hanno fatto registrare un incremento nell’utilizzo dell’auto e, di conseguenza, anche quello dell’inquinamento. Questa è però soltanto una delle cause che hanno portato lo scorso anno all’incremento del pm10 nelle città italiane. Lo studio, realizzato dall’Istat, ha infatti registrato il superamento medio dei limiti del particolato nelle principali città italiane di 54,4 giorni, numeri migliori rispetto a due anni fa (68,9) ma molto peggiori rispetto all’anno precedente (44,6). Ricordiamo che il livello consentito dall’Europa è 35 giorni.
Istat, la qualità dell’aria in Italia peggiora soprattutto al Nord
Peggiora la qualità dell’aria in Italia, soprattutto al Nord, questo quanto risulta dal nuovo rapporto annuale “Dati ambientali nelle città” dell’Istat. Solo il 17,4% dei capoluoghi del Nord Italia, nel 2011, non ha superato la soglia delle 35 giornate annuali con Pm10 superiore alla norma.
Plastica in mare, a rischio anche gli uccelli marini
Le tonnellate di plastica che ricoprono gli oceani sono tristemente note a tutti. Allo stesso modo si sa benissimo che molti animali acquatici, come i pesci o le tartarughe, muoiano tra atroci sofferenze a causa dell’ingestione delle buste di plastica o per soffocamento. Ma la novità che ci giunge in questi giorni dagli Stati Uniti riguarda gli uccelli marini. Ebbene sì, anche loro rischiano di morire a causa dell’inquinamento dei mari.
Inquinamento pro-capite, i cinesi raggiungono gli europei
Stando ai freddi numeri pare che la Cina cominci a diventare un problema davvero grosso. Stando agli ultimi dati rilevati dalla PBL Netherlands Environmental Assessment Agency e dall’European commission’s Joint Research Centre (JRC), l’inquinamento pro-capite cinese, cioè le emissioni di ogni singolo cittadino, hanno raggiunto quelle dei cittadini europei. Questo dato, che di per sé non sembra allarmante, lo è eccome per diversi motivi.
Olimpiadi 2012, l’inquinamento potrebbe compromettere le gare
Nonostante siano pubblicizzate come le Olimpiadi più ecologiche dell’Era moderna, quelle di Londra potrebbero passare alla storia anche come quelle compromesse dall’inquinamento. Sono stati fatti tanti sforzi per rendere il più possibile pulita la città per questo evento, ma non si cancellano decenni di inquinamento con un colpo di spugna. Alcuni degli sforzi sono stati inutili, altri hanno ridotto di poco le emissioni, ma fatto sta che un panel di esperti ha stabilito che alcuni degli sport praticati all’aria aperta potrebbero essere ostacolati dalla cappa di smog che non va via dalla Capitale britannica.
Italia terza grande economia più efficiente al mondo, Russia ultima
Tra le tante classifiche che si effettuano nei vari campi dello scibile umano, non ci si era mai occupati di stabilire quale fosse, tra le grandi economie mondiali in relazione ai propri sforzi e non in base a termini assoluti, chi si fosse dato da fare più di tutti in quanto a comportamenti green. Sarà che ci sono le Olimpiadi e che Londra vuol farle diventare le più ecologiche della storia, ma a quanto pare da una ricerca effettuata dall’American Council for an Energy-Efficient Economy la Gran Bretagna risulta il Paese più efficiente. Ci sono buone notizie però per l’Italia: nonostante la poca attenzione dei nostri Governi siamo al terzo posto.
Rimborso Codacons, come fare e chi può chiederlo
Il rimborso Codacons di 2000 euro da ottenere aderendo all’azione collettiva annunciata di recente, è valido in tutte le città italiane che presentano concentrazioni nell’aria di PM10 superiori al limite stabilito dalla normativa italiana (50 µg/m³) per più di 35 giorni all’anno. Le città in questione sono molte, qui di seguito vi forniamo le istruzioni per richiedere il rimborso e la lista delle città per cui è possibile richiederlo.
Rimborso Codacons per lo smog, 2000€ a chi risiede in città inquinate
Il Codacons promuove una clamorosa azione collettiva, per cui si potrà chiedere un rimborso di 2000 euro se si risiede in una delle città italiane dove il livello di smog è più alto di quanto prevede la normativa italiana. Ci si può iscrivere per la rischiesta di risarcimento fino al 31 luglio 2012. Il Codacons invita i cittadini ad affrettarsi.
Scarichi diesel cancerogeni, Codacons chiede sequestro veicoli a Milano
Il Codacons chiede il sequestro dei veicoli diesel sul territorio di Milano e provincia. In seguito a quanto dichiarato dagli esperti dell’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i gas di scarico diesel sono ora classificati nel gruppo 1, ovvero nel gruppo delle sostanze la cui cancerogenità è accertata. Da qui la richiesta, che ha già scatenato forti dibattiti, espressa ieri dal Codacons.
Verde urbano, prima misurazione degli effetti sull’ambiente
Le foreste e gli spazi verdi in generale, si sa, sono molto utili, tra le varie cose, anche per quanto riguarda l’assorbimento della CO2. Per decenni si sono effettuate rilevazioni soltanto nei grandi spazi verdi come i boschi ed i parchi incontaminati, ma mai si era cercato di capire quanto il verde urbano, che si tratti di un piccolo parco o persino di un orto, possa incidere sul saldo totale delle emissioni. La risposta è tanto. Per stabilire quanto, negli Stati Uniti sono cominciate le prime rilevazioni, e l’apripista è stata St. Paul, nel Minnesota.
Taranto, nuova chiazza in mare di fronte all’Ilva
Non ha fine la battaglia tra l’Ilva e le associazioni ambientaliste di Taranto. Dopo le varie polemiche dei mesi scorsi, oggi se ne apre un’altra per una vicenda che coinvolge ancora una volta l’azienda, nonostante si tenti in tutti i modi di negare i fatti. L’ambientalista Fabio Matacchiera che da anni si batte contro il colosso siderurgico ha ripreso con la sua telecamera una chiazza di vari colori fuoriuscire dagli scarichi dell’azienda, ed ha portato immediatamente questo materiale in Procura.
Ambiente, al via progetto europeo per il Mediterraneo

Dopo i danni ambientali causati dallo sversamento di idrocarburi nelle acque del Mediterraneo, basta ricordare il disastro della Costa Concordia o dei bidoni persi a largo di Livorno dalla nave Eurocargo “Venezia”, è stato finanziato dall’Europa un progetto per la prevenzione dei rischi marittimi e per il rafforzamento della sicurezza in relazione all’inquinamento da idrocarburi, il MEDESS-4MS (Mediterrean Decision Support System for the Marine Safety).
Ambiente e tabacco, il rapporto ENEA sulla salute
Qual è l’impatto del tabacco sull’ambiente? Può una sigaretta essere ecologica? Il fuma fa male all’ambiente? L‘ENEA ha risposto a queste e a molte altre domande sui rapporti tra ambiente e tabacco nel convegno organizzato a Roma con ricercatori, società scientifiche, esperti ed industriali del tabacco, con la partecipazione dell’ex ministro della Salute, Girolamo Sirchia.