
Una nuova invenzione tutta italiana che impiega la natura per combattere l’inquinamento causato dall’uomo: l’Università di Tor Vergata ha messo a punto delle spugne ultra leggere e intelligenti che galleggiano sull’acqua e la purificano dall’inquinamento. Le spugne intelligenti sono state realizzate con dei nanotubi di carbonio, la loro dimensione è poco più grande di una moneta da 20 centesimi di euro. Partendo dalle caratteristiche delle spugne naturali, le spugne brevettate dall’Università di Tor Vergata assorbono solventi tossici, idrocarburi e olio presenti nelle acque inquinate.
Gli oleodotti presentano nuovamente il conto. Proprio come avvenuto qualche mese fa negli Stati Uniti dove una rottura nell’oleodotto inondò un paesino di petrolio e bitume. Solo che stavolta la vicenda non è accaduta a centinaia di migliaia di chilometri di distanza, ma in Italia, a Gela, in Sicilia. L’impianto è quello di Topping, di proprietà dell’Eni, e per fortuna è stato immediatamente individuato, facendo scattare l’emergenza ambientale.
Amianto, le patologie correlate alle fibre sono in crescita e segnano un +50% negli ultimi dieci anni, mentre il picco per il loro manifestarsi è atteso tra il 2020 e il 2025. Dopo la storica sentenza del processo Eternit, i numeri per ricordare una delle grandi tragedie del nostro paese.
Ilva, il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando accusa l’azienda dopo i risultati della terza ispezione nell’impianto: il percorso dell’Aia “non è stato rispettato o è stato solo parzialmente rispettato”. Per il ministro bisogna intervenire nuovamente.
Amianto oltre l’edilizia: non tutti sanno che l’amianto è stato utilizzato anche al di fuori del contesto edile, come per esempio nel settore dei trasporti ma anche in tessuti per l’imballaggio, in carta e cartone, nei teatri, e perfino per il trattamento del riso.
La dirigenza dell’Ilva letteralmente in frantumi dopo il mega sequestro di beni per un valore di 8,1 miliardi di euro. Una pioggia di dimissioni ha fatto seguito alla decisione dei giudici: il consiglio di amministrazione dell0Ilva di Taranto si è dimesso dopo un vertice di tre ore.
Una cittadina sarda, Sarroch, in provincia di Cagliari, sarebbe da paragonare a Pancevo, città tristemente nota per essere la “città dei tumori”. A questa conclusione è giunto un studio che fa letteralmente rabbrividire, realizzato da 8 ricercatori che lo hanno poi pubblicato sulla rivista scientifica Mutagenesis. In sostanza, dicono i ricercatori, il territorio di Sarroch sarebbe talmente inquinato da provocare alterazioni genetiche nei bambini.
L’inquinamento è prodotto da quasi tutte le attività umane, ma non credevamo di avercelo persino sotto i piedi. Stiamo parlando delle scarpe, ed in particolare di quelle da ginnastica che, stando ad una recente ricerca effettuata dal MIT sembra che inquinino tantissimo. E non ci riferiamo al modo in cui vengono smaltite, ma al fatto che emettono CO2 durante l’intero ciclo della loro vita utile.