Marea nera nel fiume Yellowstone, allarme rientrato

Il gasdotto Silvertip scoppiato il 1 ° luglio scorso, versando circa 160.000 litri,  1.000 barili di petrolio, nel famoso Yellowstone River non rappresenterebbe più un problema. La Exxon ha annunciato di aver prosciugato i due segmenti di greggio che si erano venuti a creare lungo il fiume, rimuovendo la miscela di acqua oleosa che faceva gridare al rischio di disastro ambientale. Tutto ciò che è stato rimosso è stato portato nella raffineria di Billings dove verrà stoccato sotto la supervisione dell’EPA, l’Agenzia per la Protezione Ambientale americana.

Cambiamenti climatici, civetta delle nevi spia dei mutamenti nell’Artico

Cambiamenti climatici registrati dalla civetta delle nevi, rapace spia, più di qualunque altro, dei mutamenti che avvengono in Alaska, territorio in cui le variazioni si verificano ad una velocità superiore a quella di molte altre aree del mondo.
Denver Holt, a  capo dell’Owl Research Institute, studia gli esemplari della specie da oltre diciannove anni. Ogni estate da vent’anni si reca infatti a Barrow, in Alaska, per analizzare la relazione tra i lemming della tundra e le civette che li predano.

Animali a rischio estinzione: elefanti dimezzati in 40 anni

Gli elefanti sono protetti nelle savane dell’Africa Centrale e Occidentale, ma, secondo una nuova ricerca, il loro numero è ancora diminuito del 50%, o forse anche di più, negli ultimi 40 anni. L’aspetto più allarmante della vicenda è che le popolazioni di questi pachidermi sono diventate estremamente frammentate, con alcuni gruppi ben al di sotto del limite di ciò che si pensa possa essere sostenibile, mettendo a rischio anche la possibilità di un recupero futuro.

Foreste e riduzione delle emissioni in Europa

L’Europa può raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi nella riduzione dei gas ad effetto serra soltanto piantando più foreste. E’ quanto emerge da uno studio finlandese che ha scoperto come piantare più alberi potrebbe essere la chiave per ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020. Attualmente infatti, secondo una ricerca americana, le foreste di tutto il mondo riescono ad assorbire il 20% della CO2 dell’intero globo, ma l’Europa ha la capacità di ottenere tale risultato entro i suoi soli confini.

Cambiamenti climatici, come incidono sulla salute

Ci siamo occupati spesso di cambiamenti climatici in relazione all’ambiente e agli animali ma oggi trattiamo del cambio di clima in rapporto all’uomo e al suo delicato equilibrio psicologico. Una recente ricerca condotta da due psicologi americani ha evidenziato che gli effetti dei cambiamenti climatici, causati da eventi meteorologi di grande entità, come alluvioni e cicloni, e la consapevolezza che il Pianeta stia cambiando sotto i nostri occhi, e noi ne siamo i principali artefici, può determinare reazioni depressive, una sorta  di “ansietà ambientale”. L’aspetto più interessante è che il fenomeno è stato registrato anche con l’aumento della temperatura globale, la causa indiretta potrebbe provocare comportamenti violenti.

Inquinamento: email emettono CO2 quanto le auto?

Le email inquinano, su questo non ci sono dubbi. Ma una recente ricerca effettuata dalla francese Ademe (Agenzia per l’Ambiente ed il Controllo Energetico) ha stabilito che una email emetta tanta CO2 quanta ne emette un’automobile di nuova generazione che percorre un chilometro. Certo, nessuno chiede di ridurre la quantità di email inviate in quanto queste sono sempre meglio della spedizione delle lettere classiche che hanno bisogno di carta (quindi alberi abbattuti) e trasporto su strada, ma forse risulta come un appello alle compagnie che fanno spam di ridurre la loro attività, visto che l’80% delle 247 miliardi di email inviate ogni giorno in tutto il mondo rientrano in questa categoria.

Riscaldamento globale, animali e piante nel clima futuro

Come sarà il mondo nel 2100? Ce lo mostreranno (si spera) alcuni animali e piante sottoposti ad un esperimento che pare un film di fantascienza. Se le proiezioni degli innumerevoli scienziati che parlano di riscaldamento globale fossero corrette, il clima di questo pianeta sarà notevolmente diverso entro la fine di questo secolo. Ma per un gruppo di piante e animali, il futuro è adesso.

Riscaldamento globale: nuovo record di caldo a giugno

Due rilevazioni importanti, ma purtroppo non incoraggianti, sul cambiamento climatico ci raggiungono dal National Snow and Ice Data Center: continua sempre più la tendenza all’innalzamento delle temperature, con rilevazioni record nel mese di giugno; mentre nell’Artico l’estensione del ghiaccio marino ha raggiunto il secondo punto più basso della sua storia nello stesso periodo.

Tonno rosso a rischio estinzione, l’allarme dell’IUCN sulla pesca eccessiva

Tonno rosso, pesca eccessiva mette in pericolo la sopravvivenza della specie. A lanciare l’allarme, l’ennesimo degli ultimi anni che va ad allungare la lista rossa, è stata in questi giorni l’IUCN, l’Unione mondiale per la conservazione della natura, basandosi sui risultati di un ampio monitoraggio che ha visto coinvolte ben 61 specie di pesci tra cui figurano anche pesci spada, sgombri e tonni. Inutile dirlo ma i dati raccolti non lasciano presagire lunga vita per molti abitanti dei mari, minati dallo sfruttamento eccessivo delle risorse oltre che dall’inquinamento e ancora poco tutelati. Occorre sicuramente un’inversione di tendenza prima che sia troppo tardi.

Parco Natura Viva di Bussolengo, un viaggio nelle specie estinte ed in quelle di prossima estinzione

Il Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona) ha al suo interno, oltre allo zoo safari ed alla sezione faunistica, il parco delle estinzioni: l’Extinction Park. Non voglio soffermarmi troppo sulle strutture che offrono asilo gli animali della savana e della giungla minacciati nei loro Paesi d’origine, perché, per quanto ampie ed ospitali siano, resta sempre il fatto che l’habitat di un animale lo si può ricreare al dettaglio ma mancherà sempre di due fattori fondamentali: una libertà senza confini e la possibilità di predare, due caratteristiche non certo di poco conto. Una gabbia ampia e dorata rimane sempre una gabbia, insomma.

Inquinamento collegato a depressione e danni cerebrali

L’inquinamento, si sa, porta il cancro, ma anche diverse patologie, persino neurologiche e psicologiche. Basta solo la vista dello smog, dell’aria inquinata che incombe su un paesaggio urbano, ed è spesso sufficiente a farci sentire un po’ giù di morale. Ma a quanto pare respirare quella roba può solo peggiorare le cose. L’ultimo studio sugli effetti dell’inquinamento atmosferico sul corpo umano peggiorano ulteriormente il quadro già fosco che avevamo prima, che parlava di aumentato rischio di ictus, infarto e malattie polmonari.

Marea nera nello Yellowstone, la situazione una settimana dopo (gallery)

E’ passata quasi una settimana dalla fuoriuscita di petrolio dall’oleodotto della ExxonMobil nel fiume Yellowstone, e come già avvenuto per la più famosa marea nera del Golfo del Messico, le operazioni di bonifica ambientale vanno a rilento. La stima della perdita di petrolio si è attestata sui 160 mila litri, dunque è stata confermata quella iniziale. Il problema è che sono i soccorsi nel fiume che attraversa il parco che porta lo stesso nome, ad essere stati troppo ottimistici.

Riscaldamento globale, risveglio del sole e aumento delle temperature

Prepariamoci ad un periodo molto caldo perché le temperature globali potrebbero presto aumentare in modo rilevante. E’ l’avvertimento del professor Robert Kaufman della Boston University, il quale ha notato un incremento delle macchie solari nel decennio 1998-2008, che presto arriverà a presentare il conto sulla Terra. Le macchie solari sono un’attività normale della nostra stella, le quali ciclicamente ogni 11 anni aumentano o diminuiscono la sua attività. Ma la novità di quest’anno è che dei fattori antropici possono aggravare la situazione.

Firenze punta al 20% di riduzione delle emissioni entro il 2020

Firenze punta a ridurre le emissioni di CO2 del 20% da qui al 2020. E’ la mission del nuovo Piano di azione per l’energia sostenibile presentato oggi  a Palazzo Vecchio dal sindaco Matteo Renzi.
Il 20% è anche il target fissato per altri due obiettivi fondamentali previsti dal programma: l’aumento dell’efficienza energetica che sappiamo che importanza rivesta nel risparmio di risorse; l’incremento dell’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili.