Per le centrali nucleari cambiano le regole sul suolo europeo: le revisioni dei 132 reattori attualmente operativi diventeranno obbligatorie ogni 6 anni, questa una delle innovazioni comprese nella nuova direttiva sulla sicurezza nucleare esposta dalla Commissione UE.
L’energia nucleare continua, inevitabilmente, a generare polemiche in tutto il mondo, e come è noto dopo il terribile incidente di Fukushima la tensione in merito al mantenimento delle centrali nucleari operative è salita. Dalla Commissione UE arriva ora una nuova direttiva che costringerà , quanto meno, i governi a disporre controlli obbligatori ogni sei anni per tutti i reattori in funzione sul suolo del vecchio continente. Il commissario all’Energia Guenther Oettinger ha dichiarato:
La decisione di produrre o no energia nucleare spetta ai singoli Stati membri. Resta il fatto che oggi in Europa sono operativi 132 reattori nucleari. Il nostro compito alla Commissione è garantire che per ognuno di questi impianti la sicurezza sia la principale priorità .
Oltre ai controlli europei obbligatori dovranno esserci quelli nazionali, che periodicamente (almeno ogni dieci anni) valutino lo stato delle centrali e se è il caso, o meno, di continuare a mantenere attivi gli impianti. Focus anche sulla sicurezza in caso di incidenti: secondo la Commissione occorre che tutte le nuove centrali siano studiate affinché, in caso di problemi o danni al reattore, la radioattività non possa raggiungere l’esterno della centrale nucleare. Secondo la nuova direttiva della Commissione Europea, inoltre, i responsabili dovranno passare a un’informazione più trasparente, rendendo noto il funzionamento della centrale, i controlli, le misure di sicurezza.
Ricordiamo che diversi stati europei a noi prossimi fanno largo uso dell’energia nucleare. I reattori come detto sono 132 (quelli attualmente attivi), di questi ben 58 sono collocati in Francia, 9 in Germania (come alcuni ricorderanno, 8 sono stati bloccati dopo il disastro di Fukushima), 7 in Belgio e 8 in Spagna.
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