CO2 per riciclare la plastica

di Redazione 5

Nell’ultimo periodo è alla ribalta sulle cronache italiane l’emergenza rifiuti che attanaglia diverse zone del nostro paese ed in particolare la Campania. Il problema dello smaltimento dei rifiuti riguarda da sempre tutti i governi nazionali ed ultimamente, con l’aumento dei consumi e dell’urbanizzazione, ha assunto dimensioni colossali portando con se fortissime implicazioni a livello ambientale. Da qui la priorità, che emerge soprattutto in ambito internazionale, di ridurre il volume dei rifiuti urbani attraverso il riciclaggio.

Riciclare, infatti, aiuta a tutelare l’ambiente attraverso il recupero dei rifiuti, il risparmio di risorse ed energia e il minor utilizzo delle discariche. Anche riciclare, però, ha un costo. In particolare, il riciclaggio della plastica richiede ingenti quantità di acqua.


Si stima che un impianto di riciclaggio per pulire la plastica e rimuovere, ad esempio, le etichette, utilizza circa 400 mila litri di acqua al giorno. Per questo motivo, soprattutto in paesi in cui vige una rigida regolamentazione dell’acqua come ad esempio in California, una numerosa quantità di plastica non può essere riciclata. Per far fronte a questa situazione e ridurre l’utilizzo dell’acqua nel riciclaggio della plastica e in particolare del PET, ECO2, azienda americana che si occupa di riciclare la plastica, ha ideato un nuovo processo che si basa sull’impiego delle emissioni di anidride carbonica provenienti dal funzionamento degli impianti.

Nello specifico, il processo prevede, per ripulire la plastica, l’uso di bio-solventi distillati, biodegradabili e approvati dalla FDA (Food and Drug Administration) e di un liquido ottenuto dalla trasformazione di emissioni di CO2. L’anidride carbonica emessa dagli impianti viene, infatti, catturata e successivamente trasformata in liquido. La ECO2 dispone di un impianto a Riverbank, in California, e ha intenzione di avviare nel 2009 progetti per la costruzione di altri impianti, al costo di circa 15 milioni di dollari l’uno, in tutti gli Stati Uniti e anche in altri paesi del Mondo.

Anche grandi compagnie, come la Coca-Cola e la Pepsi, stanno pensando di utilizzare bottiglie ottenute da PET riciclato secondo il nuovo metodo della ECO2. In particolare, la Coca-Cola ha stabilito che entro il 2025 tutte le sue bottiglie dovranno contenere almeno il 25% di PET riciclato.

Utilizzare anidride carbonica nel processo di riciclaggio dei rifiuti potrebbe rivelarsi una grande idea, poiché aiuterebbe a risolvere due grandi problemi come lo spreco di risorse e l’inquinamento da CO2. Riciclare, inoltre, diventerebbe finalmente un vero e proprio processo produttivo sfatando in via definitiva il mito del riciclaggio come ultimo anello della catena produttiva.

Commenti (5)

  1. io vorrei aprire un impianto per il riciclo plastica
    quali sono le regole per essere idoneo un edificio?
    posso ottenere vari incentivi per realizzarlo?

  2. Guarda al momento sto cercando il materiale adatto alle tue esigenze..
    intanto potresti fare una capatina a questi siti..
    http://www.reteambiente.it/ra/normativa/speciale_riformambiente/dm5_2_98.html
    http://www.plasticaitalia.com/
    questo invece è il link ad una pagina web che raggruppa alcuni siti di interesse..
    http://web.unife.it/progetti/opa/siti.htm

    Ci aggiorniamo presto, magari se mi dici dove hai intenzione di costruire l’impianto potrei focalizzare meglio le mie ricerche.

  3. maurizio io vorrei sapere pure i costi e i margini di profitto. qui nella mia zone non c’è nulla .

  4. l’articolo è assolutamente interessante, ma mi rimane una curiosita (forse dettata da ignoranza sul tema)!
    la CO2 che viene utilizzata per pulire la plastica ha poi un’impatto ambientale?
    se sì come viene smaltita?
    ciao grazie

    Gabriele

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