Che si tratti di un piccolo spazio familiare, un bel giardino o di un’attività professionale, prendersi cura delle proprie piante da orto è importantissimo. Sempre più spesso chi pratica agricoltura biologica punta ad utilizzare un fertilizzante naturale evitando i concimi chimici per difendere le colture. Tra queste spicca senza dubbio il tannino di castagno.

Proviene dal legno di castagno e viene catalogato nella famiglia dei polifenoli: già presente in natura, spicca come protezione da funghi e parassiti spesso presenti nei castagni che vivono in zone molto umide. I benefici del tannino di castagno per le piante variano dal nutrimento alla difesa fitosanitaria, ma approfondiamo insieme tutti questi aspetti.
Cos’è il tannino di castagno e perché è utile per le piante
Il nome stesso fa intendere che il tannino di castagno è strettamente legato all’omonima pianta. Il composto organico ha grandi abilità nel combattere funghi e batteri, tenendo lontani gli insetti del terreno. Se in natura protegge i castagni che vivono in ambienti piovosi e umidi, gli stessi benefici li può dare alle piante da orto fungendo da fertilizzante naturale.
La sostanza è biodegradabile, non inquina e, oltre a svolgere un’azione protettiva, contribuisce a nutrire le piante da orto migliorando la disponibilità dei nutrienti nel terreno: possiamo definirlo come un supporto importante che aderisce ai principi dell’agricoltura biologica e sostenibile.
Alcuni studi hanno mostrato in che modo il tannino di castagno dia risultati eccellenti nella coltivazione basata su pratiche sostenibili e vanta il plus di poter essere combinato con altri compost organici, sistemi di rotazione delle colture e sovesci.
Quando utilizzarlo? Il momento migliore e consigliato dagli esperti è durante il trapianto delle piantine che, ancora giovani, mostrano vulnerabilità e una minore forza ma è altrettanto di supporto quando le piante da orto sono già state attaccate da marciumi radicali o fogliari.
Come si usa il tannino di castagno sulle piante da orto
Si può utilizzare il tannino di castagne principalmente in due modalità:
- Uso radicale. La sostanza viene integrata nel terreno e contribuisce a creare un ambiente favorevole allo sviluppo delle radici. Grazie alla sua acidità rende il suolo ostile a insetti, batteri e altre problematiche che possono far ammalare la pianta. Deve essere diluito prima dell’utilizzo e va applicato alla base della pianta durante il trapianto e in fase di crescita. Peperoni, pomodori e zucchine (spesso vittime di attacchi fungini) trovano un incredibile giovamento nel suo utilizzo;
- Uso fogliare. Altrettanto diffusa è l’applicazione sulle foglie che crea un film protettivo che ostacola lo sviluppo di spore e parassiti. Grazie all’azione cicatrizzante, aiuta le coltivazioni a riprendersi dai danni provocati da insetti masticatori. Viene utilizzato così da marzo ad ottobre, evitando però il periodo di fioritura.
Possiamo dire che l’uso del tannino di castagno è da valutare come un nuovo approccio green nell’agricoltura biologica per proteggere le colture e nutrire le piante da orto con una sostanza naturale e non dannosa. Chi sceglie di creare un orto domestico sa di potersi appoggiare su questo strumento per aiutare la crescita rigogliosa e schermarla da possibili problematiche.