Comunità energetiche agricole: quando l’unione fa la forza

di La Redazione Commenta

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Dalla Sicilia al Veneto, libertà e sostenibilità grazie a Enel X

La prima CER agricola nasce nel 2021, con l’installazione di un impianto fotovoltaico da 200 kW. Un progetto pensato per condividere energia pulita prodotta localmente e ridurre le emissioni di anidride carbonica, beneficiando inoltre di incentivi economici ventennali da parte dello Stato. Protagonista un gruppo di imprese ragusane capitanate dal Consorzio ‘La Mediterranea’, con il supporto tecnico di Enel X e il sostegno finanziario della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Risultato: un grande parco fotovoltaico, che sarà in grado di generare più di 300 MWh all’anno condivisi dalle aziende iscritte.

A inizio novembre 2022, nella provincia di Ragusa le CER agricole “accese” sono tre, per un investimento complessivo di 750mila euro. Le aziende agricole coinvolte nel progetto ragusano occupano circa 60 ettari di territorio: così, il nuovo modo di produrre e distribuire energia permette di evitare il rilascio in atmosfera di 121 tonnellate di CO2 all’anno.

 

Ma cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili?

Un’associazione per produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili. Che può coinvolgere piccole e medie imprese, pubbliche amministrazioni ed enti territoriali, condomini industriali, artigianali e residenziali. I meccanismi di incentivazione attivati nel 2019 rendono remunerativo l’investimento sull’impianto, e i benefici economici così ottenuti possono essere distribuiti tra tutti gli iscritti.

Nel caso delle cosiddette “Unità di Autoconsumo Collettivo” (UAC), parliamo di più soggetti proprietari che, per esempio, comprano e installano sul tetto del proprio condominio un impianto fotovoltaico, condividendo l’energia così prodotta per i consumi del condominio stesso. Nelle CER, i soggetti produttori di energia solare sono vicini ma non necessariamente nello stesso palazzo. E anche chi non è proprietario dell’impianto può beneficiarne: un’impresa o una Scuola possono installare un impianto solare sul proprio edificio e condividere l’energia prodotta con i cittadini del Comune che hanno aderito alla Comunità.

 

Vantaggi?

  1. Lavoro di squadra, che riduce il “peso” energetico.
  2. Bolletta ridotta, con un importo periodico per aver condiviso la produzione. 
  3. Nuova occupazione e crescita delle imprese locali dell’indotto. 
  4. Reddito energetico – laddove, per via dell’energia prodotta e degli incentivi statali, la Comunità ottiene abbastanza da redistribuire.
  5. Zero emissioni, grazie al fotovoltaico e all’innovazione tecnologica.
  6. Km 0, senza gli sprechi dalla distribuzione. 
  7. Una vera sostenibilità, per tutte le persone in questo modo rese parte attiva della transizione ecologica.

 

Cosa fa Enel?

Enel Green Power cerca i siti e i terreni idonei per i nuovi impianti, in questo modo riqualificabili. In modo integrato, Enel X si occupa invece di:

  • realizzare gli impianti fotovoltaici;
  • creare la CER e gestirne la parte tecnico-economica, fornendo la piattaforma digitale e le proprie tecnologie innovative;
  • monitorare in tempo reale lo stato di salute della condivisione energetica;
  • individuare le soluzioni per migliorare la quantità di energia condivisa;
  • stimolare gli iscritti a elettrificare più possibile i propri consumi;
  • trasformare le aziende coinvolte in un vero e proprio ecosistema sostenibile, dunque efficiente e competitivo.

 

Per il nostro sistema agricolo, un pacchetto di competenze e know-how al servizio dell’energia sostenibile e dell’efficienza. Un modello vincente, quest’anno adottato anche da una delle più importanti realtà agricole venete – Borgoluce. Dove Enel X prevede l’installazione di tre impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di 569 kWp, in grado di ridurre i consumi energetici annuali di oltre 668mila kWh ed evitare l’emissione in atmosfera di quasi 304mila Kg di CO2 all’anno.

Tecnologie, metodo e “lavoro di squadra”, per consumare meno e meglio.

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