Elettrosmog

di Redazione 4

Elettrosmog

Con il termine elettrosmog si intende quella forma di inquinamento elettromagnetico prodotta dalle radiazioni non ionizzanti.
Le radiazioni non ionizzanti sono forme di radiazioni elettromagnetiche comunemente chiamate campi elettromagnetici che, al contrario delle radiazioni ionizzanti, non possiedono l’energia sufficiente per modificare le componenti della materia e degli esseri viventi (atomi, molecole). Le radiazioni non ionizzanti possono essere suddivise in:

  • campi elettromagnetici a frequenze estremamente basse (ELF)
  • radiofrequenze (RF)
  • microonde (MO)
  • infrarosso (IR)
  • luce visibile

L’umanità è sempre stata immersa in una serie di campi elettromagnetici naturali prodotti dal Sole e dalle stelle, da alcuni fenomeni meteorologici come le scariche elettrostatiche, dalla terra stessa. A questi si sono poi aggiunti in era industriale vari campi artificiali. Alcuni esempi di radiazioni non ionizzanti sono: quelle prodotte da emittenti radio, quelle che percorrono i cavi elettrici degli elettrodotti, quelle emesse dai ripetitori delle reti per telefonia cellulare, i cellulari stessi, tutti gli apparati wireless come i router, i forni a microonde, i radar. Sono ancora molti gli interrogativi relativi ai possibili effetti sulla salute legati all’elettrosmog; effetti che sono stati studiati ancora scarsamente e, spesso, senza un approccio rigoroso e scientifico.

Le istituzioni hanno applicato a questa materia una normativa che prevede un’attività di controllo sistematica sugli impianti ed i siti a rischio ma l’opinione pubblica, sensibilizzata dalle associazioni ambientaliste, ha iniziato, in alcuni casi a diffidare sull’efficacia di tali misure e si è recentemente concentrata sulla tematica della sicurezza ambientale  e della difesa dall’inquinamento da elettrosmog e dai suoi effetti sulla salute del cittadino. L’esistenza di un rischio rilevante per la salute è ancora controversa (soprattutto per la carenza di studi e di ricerche sull’argomento), alcuni minimizzano e parlano della questione come il frutto di un allarmismo ingiustificato.

Un effetto accertato delle onde elettromagnetiche non ionizzanti ad alta frequenza è l’innalzamento della temperatura dei tessuti biologici, maggiormente in quelli ad elevate percentuali di acqua. Per i cellulari, ad esempio si ha l’innalzamento della temperatura periauricolare ed auricolare di poche frazioni di grado.

Altri effetti, documentati da alcuni studi, sono i seguenti:

  • Shock termico delle proteine: produzione di proteine alterate che proteggono e riparano le cellule surriscaldate ma anche le eventuali cellule cancerose dalle terapie.
  • Formazione di micronuclei: i micronuclei sono filamenti spezzati del DNA ed indicano che le cellule non sono più in grado di ripararsi correttamente e predispongono ai tumori.
  • Effetti sulla tiroide: le radiazioni di microonde producono sul cervello effetti quali il rallentamento della produzione da parte della ghiandola ipofisi, dell’ormone stimolante tiroideo (TSH).
  • Effetti sui bambini. Gli effetti delle radiazioni elettromagnetiche sono più gravi se si accumulano nel tempo e sono maggiormente pronunciati gli effetti sull’organismo dei bambini.

Per approfondire:

[Fonti: SPRA.it; arpa.it; wikipedia.org]
[Foto2: www.isleep.be]

Commenti (4)

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