Elezioni 2013, Ambrosoli compensa con nuovi alberi la CO2 della sua campagna

di Redazione Commenta

Elezioni 2013, Umberto Ambrosoli, candidato alla regione Lombardia del PD impegnato nella volata finale della gara con Roberto Maroni, compensa le emissioni di CO2 prodotte con la sua campagna piantando nuovi alberi in Costa Rica con il progetto Impatto Zero.

Umberto Ambrosoli, candidato del PD per le elezioni regionali del 2013 in Lombardia, compensa la CO2 generata dalla propria compagna (17 tonnellate di CO2) tramite il programma di riforestazione Impatto Zero Lifegate. Il tour della Lombardia che il candidato del centrosinistra ha realizzato per la propria campagna elettorale non peserà quindi sull’ambiente: il progetto Impatto Zero si dedica alla

creazione e alla tutela di oltre 17.000 mq di foreste in crescita in Costa Rica, scelto per la sua eccezionale concentrazione di biodiversità: contiene infatti il 4 per cento di tutte le specie viventi del pianeta anche se la sua superficie è pari solo allo 0,01 per cento delle terre emerse.

Il progetto Impatto Zero cui Umberto Ambrosoli ha deciso di aderire è un servizio estremamente interessante che si occupa di quantificare l’emissione di CO2 correlata a qualsiasi attività, che sia una campagna elettorale o la creazione di determinate infrastrutture, provvedendo quindi a elaborare il corrispettivo piano di compensazione attraverso la tutela, a lungo termine, vale la pena di puntualizzarlo, delle foreste del Costa Rica e del Madagascar, integrando la tutela con azioni volte alla crescita delle foreste.

Ambrosoli aveva già adottato il silenzio energetico lo scorso 15 febbraio spegnendo tutte le luci dell’edificio base della propria campagna politica. In una nuova tornata elettorale che ancora una volta ha scatenato diverse polemiche anche sotto il profilo ambientale per la carenza di documentazione e di propositi concreti da parte dei partiti, e che ha inoltre prodotto non poca CO2 e inquinamento urbano (con i tanti manifesti abusivi che si sono moltiplicati un po’ ovunque), Ambrosoli non è il primo a scegliere la via della sostenibilità. E noi ci chiediamo: è poi così difficile farlo?

Photo credits | hern42 su Flickr

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