Il progetto Life Arctos Conservazione dell’orso bruno: azioni coordinate per l’areale alpino e appennnino, iniziato nel febbraio 2011, comincia a dare i suoi risultati con un intervento mirato sulle Alpi lombarde. Da questa mattina nelle province lombarde di Bergamo, Brescia e Sondrio, sono attivi trenta recinti a protezione di greggi e apiari, messi a repentaglio dal passaggio dell’orso bruno che nei mesi passati ha creato danni ad allevamenti e strutture. L’adozione di recinti non deve essere vista come una limitazione alla libertà dell’animale, ma come un modo di convivenza tra l’orso bruno e la popolazione di montagna.
Come ha spiegato Alessandro Colucci, Assessore ai Sistemi verdi e al Paesaggio della regione Lombardia
La cessione di recinti in comodato d’uso gratuito è una delle prime azioni concrete che il progetto Life Arctos mette in campo per favorire la possibile convivenza tra le attività tradizionali di montagna e l’orso, specie tutelata e di grande valore per la biodiversità , la cui presenza può trovare maggiore condivisione se accompagnata dal sostegno alle categorie più direttamente interessate da possibili danni quali allevatori e agricoltori.
Il progetto di tutela e conservazione dell’orso, ha poi aggiunto Colucci
si inquadra perfettamente nelle politiche di Regione Lombardia atte a favorire e consolidare una forte e sana economia agrosilvopastorale di montagna, guardando con attenzione a chi la montagna l’abita e la vive, che deve coesistere con la reale salvaguardia dell’eccezionale patrimonio della biodiversità , parte fondamentale dei sistemi verdi di Lombardia.
Il progetto Life Arctos che prende il nome da Ursus arctos, nome scientifico dell’orso bruno, è una delle tante iniziative finanziate dalla Commissione europea con il programma Life+ Natura per la tutela e la conservazione di animali a rischio estinzione, come l’orso bruno, appunto. Il progetto è coordinato dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dal Parco Nazionale Adamello Brenta, dalle regioni Abruzzo, Lazio, Lombardia, dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla Provincia Autonoma di Trento; e da altri enti di tutela ambientale, come il Corpo Forestale dello Stato, l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” e il WWF Italia.
[Fonti: Life Actors; Asse Sempione]