Passo indietro delle rinnovabili in Italia

Ma non dovevamo andare avanti? Secondo uno studio del Gestore del servizio elettrico nazionale, in Italia la produzione di energia elettrica proveniente dalle rinnovabili sta diminuendo. E’ quanto si apprende dai dati diffusi sullo studio che va dal 1994 al 2007, che vedono un progressivo aumento di produzione, con alti e bassi, di energia pulita, fino al crollo dello scorso anno.

Sono circa 3000 i gigawattora prodotti in meno nel nostro paese lo scorso anno, e a farne le spese è stato il settore portabandiera della nostra energia pulita, l’idroelettrico, sceso da una produzione oraria di quasi 37 mila gigawatt a 32.800.

Caccia: tornano i richiami vivi

Per la caccia alle specie migratorie verrà ripristinata la possibilità di impiegare i richiami vivi, prima vietati per timore della diffusione dell’influenza aviaria. La decisione è stata presa da Francesca

Trivia quiz: vulcani e terremoti, quanto ne sapete?

Siamo al giro di boa con il nostro quiz, il Trivia Quiz sulla Terra. Con la giornata di oggi arriveremo alla curiosità numero 50, e altrettante ce ne saranno ancora. Altre 10 domande che spero sappiate, ma che in molti ignoreranno, sono pronte per essere svelate. Oggi ci concentreremo un pò sulle catastrofi naturali, ma non da subito. Cominciamo.

Qual è l’origine del nome “vulcano”? Esso deve il suo nome dal Dio del fuoco Romano, che si chiamava appunto “Vulcan”.

Realizzato il “Parco genetico del Friuli Venezia Giulia” per lo studio delle malattie multifattoriali

È stata creata una banca dati genetica relativa a popolazioni isolate del Friuli Venezia Giulia. Lo scopo della mappatura è quello di aumentare la conoscenza delle cosiddette malattie multifattoriali e facilitarne lo studio. Si definiscono malattie multifattoriali tutte quelle patologie le cui cause sono da ricercare in fattori di origine genetica ed ambientale. Sono malattie complesse sia per la varietà di fattori implicati sia per la difficoltà di determinarne chiaramente le cause. Rientrano tra le patologie multifattoriali anche le malattie cardiovascolari, il diabete, l’osteoporosi, l’obesità e i tumori.

Il progetto di mappatura, gode del contributo dell’ Istituto di neurobiologia e medicina molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), del Consorzio per il Centro di Biomedicina Molecolare (Cbm), dell’ IRCCS Burlo Garofolo, di Area Science Park, dell’ Universita’ di Trieste e di Udine e del Centro Studi Fegato.

L’ecoattore Johnny Depp e l’isola solare: non un film, ma realtà!

Il famoso attore Johnny Depp sta per lanciarsi in una nuova avventura che non ha nulla di cinematografico.
Secondo quanto si legge su un articolo pubblicato sull’Huffington Post sui combustili senza emissioni di carbonio il protagonista di Pirati dei Caraibi vorrebbe trasformare la sua isola rendendola il paradiso dell’ecotecnologia, sperimentando le nuove applicazioni nel campo del solare e dell’idrogeno.

Per chi non ne fosse a conoscenza, Depp, suggestionato dall’esempio dell’amico Marlon Brando e del suo piccolo paradiso tahitiano, nel 2005 ha acquistato un’isoletta di 35 acri alle Bahamas, per circa tre milioni di dollari.
Un piccolo lembo di terra che l’attore ama definire scherzosamente F*ck Off Island (meglio non tradurre!).

Produrre elettricità sfruttando l’energia delle maree. Ci prova la Francia

Sfruttare l’energia pulita proveniente dalle maree. È quello che ha deciso di fare la Francia, seguendo l’esempio dell’Irlanda del Nord che da qualche settimana ha avviato SeaGen, il primo impianto per la produzione di elettricità dalle maree. Ad annunciare il progetto francese è stata EDT (Electricité de France) spiegando che a breve prenderà il via la costruzione sulle coste della Bretagna di un primo impianto pilota. La zona prescelta per l’installazione del’impianto è Paimpol in quanto lì le correnti marine sono le più forti d’Europa

.

Secondo i dati forniti da EDF, l’impianto sarà terminato entro il 2011 e sarà composto da 3 0 6 turbine in grado di sviluppare elettricità tra i 4 e i 6 MW che verrà successivamente immessa nella rete elettrica di Paimpol.

Inaugurata la prima centrale a carbone pulito d’Italia

Inaugurata ieri la prima cetrale a carbone pulito d’Italia a Torrevaldaliga, vicino Civitavecchia, tra mille polemiche. Dopo le numerose proteste dei “No Coke“, che si oppongono al ritorno all’utilizzo del carbone come fonte per produrre energia elettrica, il Ministro Scajola ha lanciato una delle sue solite perle di saggezza, definendo questo evento con queste parole:

“Dopo tanti sacrifici, anni di lavoro e qualche vita umana si è costruito questa modernissima centrale dove tutto è controllato e tutto è sicuro”.

Il cattivo gusto del Ministro si conferma, non solo nelle scelte politiche, ma anche in quelle delle parole da usare nelle conferenze. Comunque, mettendo momentaneamente da parte le gaffes, vediamo in cosa consisterà questa centrale “pulita”, di proprietà dell’Enel.

Tricastin atto terzo, si sospetta un nuovo incidente

Incidente numero tre alla centrale di Tricastin. Ma stavolta sembra un pesce d’aprile fuori stagione. In questo caso le possibilità sono due, o il responsabile della sicurezza della centrale francese ha molto senso dell’umorismo, oppure quella centrale dev’essere immediatamente chiusa per evitare guai ben peggiori. Ma andiamo a vedere cosa è successo stavolta.

Ieri mattina, nonostante tutti i guai che sta passando quella centrale, oltre un centinaio di persone erano al lavoro come un normale giorno feriale. Ad un certo punto suona l’allarme, e i 120 impiegati presenti sgomberano l’edificio in pochissimo tempo, probabilmente già preparati ad un’eventualità simile.

L’evoluzione degli alberi solari di Ross Lovegrove

La proposta di Ross Lovegrove, designer gallese, di impiantare alberi solari ai bordi delle strade fu inizialmente accolta con scetticismo: le solite belle idee che resteranno irrealizzate.
Ma chiunque abbia pensato una cosa simile ha dovuto ben presto e piacevolmente ricredersi perchè l’idea geniale di Lovegrove è diventata realtà.

Di luci solari che illuminano i viali ne sono state realizzate tante, ma mai così belle come quelle progettate dall’ormai famoso designer.
Gli alberi solari si sono rivelati idonei ad immagazzinare energia solare sufficiente ad illuminare una città come Vienna, luogo prescelto per testare l’ecoilluminazione.

Catturare l’energia solare direttamente dallo spazio

Come abbiamo più volte ripetuto, quello dell’energia solare rappresenta un settore in continua evoluzione. Il costante aumento del prezzo dei carburanti, poi, ha dato il via, ultimamente, a tutta una serie di innovazioni per limitare il più possibile la dipendenza dal petrolio e dai suoi derivati.

Una di queste idee consiste nel catturare l’energia del sole direttamente dallo spazio. Pravna Mehta, coordinatore delle operazioni in India per lo Space Island Group, per risolvere la carenza di elettricità in India ha pensato di catturare l’energia del sole attraverso appositi satelliti.

Zero Rally Africa: l’ecorally emissioni zero

Tenetevi forte, amanti del rally e delle corse spericolate: tra qualche mese avrà inizio la corsa più ecologica ed eccitante che possa esistere, un mix di divertimento ed impegno ambientale che avrà come scenario l’Africa.
Già il nome è tutto un programma: Zero Rally Africa, una gara ad emissioni ridotte o completamente nulle che darà il via ad una competizione tra veicoli ecologici.

La manifestazione sportiva si svolgerà in Zambia, Namibia e Sud Africa ed ha la particolarità di accettare come auto iscritte alla corsa solo automobili ibride, elettriche, solari, ad idrogeno e a biocarburante.
Una vera e propria gara all’ultimo respiro che sembra anche un originale modo per determinare chi vince non solo per la velocità ma anche per l’ecotecnologia adottata.

In Canada l’energia si ottiene anche dal letame delle mucche

La ricerca nel campo delle energie alternative sta compiendo notevoli passi avanti. Numerosi, infatti, sono i progetti e gli esperimenti messi in campo da scienziati di tutto il mondo nel settore del solare, dell’eolico ma anche di altre forme innovative di energia come la produzione di carburante ad opera di batteri o a partire da rifiuti organici e non.

L’ultima, in ordine di tempo, arriva dal Canada: produrre elettricità dal letame. Nell’Ontario un allevatore di mucche da latte, Laurie Stanton, ha deciso di limitare gli sprechi all’interno della sua fattoria utilizzando il letame prodotto dalle vacche per produrre energia.