Rifiuti elettronici, i problemi del ritiro uno contro uno in Italia

di Redazione 2

Il direttore generale di Ecodom Giorgio Arienti rilancia l’allarme per il cattivo funzionamento in Italia del sistema di ritiro dei rifiuti elettronici uno contro uno, per cui le aziende produttrici sono obbligate a ritirare i vecchi apparecchi quando il cittadino ne acquista di nuovi. Nei migliori paesi europei si ritirano anche 15-16 kg di rifiuti elettronici all’anno per ogni abitante, in Italia solo 4,3 kg.

Ciò che preoccupa particolarmente Giorgio Arienti, e non solo, come ovvio, è il fatto che questa ottima possibilità per i cittadini sia pressoché sconosciuta. Difatti, nonostante la recente indagine Aires che comprova che i cittadini sono alquanto sensibili rispetto allo smaltimento dei Raee, i rifiuti elettrici ed elettronici, questi sono comunque poco informati sullo smaltimento degli stessi, ovvero c’è la volontà ma il governo e gli organi preposti hanno decisamente mancato il bersaglio per ciò che concerne l’informazione degli abitanti riguardo alle possibili procedure di smaltimento. Per questo il ritiro uno contro uno continua a non produrre buoni risultati. Ora è in arrivo, con la nuova direttiva europea che pone come obiettivo il raggiungimento della soglia del 45% nella raccolta delle apparecchiature elettriche entro 4 anni, il nuovo sistema di ritiro uno contro zero per i rifiuti elettrici di piccole dimensioni. La nuova direttiva europea è stata generalmente bene accolta dagli operatori e dagli esperti del settore, ma Arienti della Ecodom palesa tutte le sue perplessità sul suo possibile funzionamento in Italia. Per Arienti è fondamentale recepire correttamente la nuova direttiva, ma l’Italia

applica la normativa europea a quella nazionale tramite la legge comunitaria che viene approvata ogni anno in primavera

ovvero nel periodo in cui con ogni probabilità avremo un nuovo governo che non porrà la questione dei rifiuti elettronici fra le sue priorità. Arienti sottolinea la necessità di “rendere disponibili le isole ecologiche, informare il cittadino e semplificare la normativa” affinché nei prossimi anni l’Italia possa migliorare la sua raccolta di rifiuti Raee. Speriamo che il suo appello anti-burocratico e a favore di una maggiore informazione e sensibilizzazione sul tema venga recepito da qualcuno.

Photo Credits | fabbio su Flickr

Commenti (2)

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