Rifiuti elettronici, i problemi del ritiro uno contro uno in Italia

Il direttore generale di Ecodom Giorgio Arienti rilancia l’allarme per il cattivo funzionamento in Italia del sistema di ritiro dei rifiuti elettronici uno contro uno, per cui le aziende produttrici sono obbligate a ritirare i vecchi apparecchi quando il cittadino ne acquista di nuovi. Nei migliori paesi europei si ritirano anche 15-16 kg di rifiuti elettronici all’anno per ogni abitante, in Italia solo 4,3 kg.

Nuova direttiva UE sui rifiuti elettronici, Remedia soddisfatta

Remedia, uno dei maggiori sistemi collettivi italiani per la gestione dei rifiuti elettronici, si dichiara soddisfatta della nuova direttiva dell’Unione Europea che fra 20 giorni entrerĂ  in vigore e riguarderĂ  la gestione di questa particolare categoria di rifiuti.

Rifiuti elettronici, il riciclometro dei RAEE su remediapervoi.it

Oltre la metà degli italiani smaltisce i rifiuti elettronici in maniera non corretta. Nonostante su questo ed altri siti ci si impegni ad esporre le modalità corrette di smaltimento dei RAEE, la campagna di informazione a livello nazionale è ancora molto carente. Per questo nascono alcune iniziative molto utili come Remediapervoi, un portale in cui qualsiasi dubbio sarà spiegato, e potrete ottenere tutte le informazioni necessarie per capire il riciclo dei rifiuti elettronici.

Rifiuti elettrici ed elettronici, il Rapporto Annuale 2010

Le apparecchiature elettriche ed elettroniche, i cosiddetti rifiuti RAEE, fanno registrare di nuovo un dato positivo ed incoraggiante:  il  Consorzio italiano di Recupero e Riciclaggio degli Elettrodomestici ECODOM che si occupa di gestione e smaltimento RAEE per il 2011 ha raggiunto l’obiettivo di 4 Kg per abitante, previsto dalla normativa europea.

Lo scorso anno in Italia sono stati raccolti oltre 245.000 kg di apparecchiature elettriche ed elettroniche, registrando un trend positivo rispetto agli anni precedenti, con un aumento del 27% dal 2009.

Riciclo elettrodomestici, aumento del 17% nel 2010

L’anno si è appena concluso e si tirano le somme di quanto si è riciclato nel 2010. Ecodom, il Consorzio italiano di Recupero e Riciclaggio degli Elettrodomestici ha raccolto e smaltito nel 2010 il 17% in piĂ¹ rispetto al 2009, per un totale di circa 89.100 tonnellate di rifiuti.

Il corretto smaltimento di frigoriferi, lavastoviglie, lavatrici, televisori…pari a oltre il 36% di tutti i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), ha risparmiato all’ambiente circa 1 milione e 800 mila tonnellate di CO2. Per capire quanta anidride carbonica non è stata liberata nell’aria, considerate che l’equivalente lo avrebbe assorbito in un intero anno un bosco grande quanto la provincia di Ancona.

Rifiuti hi-tech, la denuncia di Greenpeace sul falso ritiro gratis

Greenpeace in occasione delle feste natalizie e della corsa agli acquisti di regali hi-tech ha dato vita ad un’inchiesta per capire come negozi e negozianti mettono in atto il decreto D.M. n. 65 del 2010, entrato in vigore lo scorso giugno per lo smaltimento dei rifiuti elettronici.

Ebbene, il 51% dei rivenditori di apparecchi hi-tech non adempie all’obbligo di smaltire gratuitamente i prodotti tecnologici usati a fronte di un nuovo acquisto. I volontari di Greenpeace hanno monitorato 107 negozi in 31 cittĂ  italiane delle principali catene di distribuzione: Euronics, Mediaworld, Trony, Unieuro, Eldo che rappresentano il 70% della quota mercato nel nostro Paese. Eldo è la catena di distibuzione che piĂ¹ rispetta l’ambiente, con il 60% dei negozi che ritirano gratuitamente l’usato; seguito da Mediaworld (il 50% dei negozi ritira gratis l’usato), Trony (48% dei negozi) e Unieuro (47%). Euronics si posiziona all’ultimo posto della classifica, con solo il 45% dei punti vendita che rispetta la legge vigente.

Rifiuti elettronici, parte oggi il ritiro in negozio uno contro uno

rifiuti elettronici ritiro uno contro unoRifiuti elettronici, parte l’uno contro uno ovvero il ritiro in negozio. Da oggi 18 giugno cambiano infatti le regole per lo smaltimento di televisori, cellulari, foto e videocamere, computer, lavatrici e tutti i rifiuti elettrici ed elettronici, i cosiddetti Raee.
Chi acquista un nuovo apparecchio potrĂ  consegnare quello vecchio e/o non piĂ¹ funzionante direttamente al distributore. SarĂ  compito proprio del negoziante e senza ulteriori oneri economici per il consumatore provvedere al corretto smaltimento dello stesso.

Il perché del decreto ministeriale, il numero 65 del 2010, è presto detto: basti guardare agli ultimi dati sul peso dei rifiuti elettrici ed elettronici diffusi dal Centro di Coordinamento Raee. A incidere maggiormente sulla mole di immondizia elettronica sono i televisori e i monitor che nel 2009 hanno raggiunto quota 57,9 milioni di chilogrammi.

Rifiuti elettronici in vertiginoso aumento nei Paesi in via di sviluppo

rifiuti elettroniciAbbiamo parlato spesso del problema dei rifiuti elettronici, mostrando come il gesto all’apparenza di poco conto di gettare pile, computer rotti e televisori in disuso nel cassonetto non differenziato, o peggio dove capita, si trasformi in gravi danni per Paesi anche molto lontani dal nostro. E a questo proposito vorrei ricordare il caso limite del Ghana, letteralmente sommerso dall’e-waste, le cui foto di discariche con bambini che scavavano tra vecchi schermi e materiale radioattivo di pile e processori hanno fatto il giro del mondo. Molte le iniziative dei marchi di prodotti tecnologici piĂ¹ o meno famosi per spingere il cliente a riportare al negozio pc, tv e stampanti alla fine del ciclo di vita. Come il ritiro uno contro uno.

La notizia preoccupante che circola in questi giorni sui rifiuti tecnologici è che nel 2016 i Paesi in via di sviluppo arriveranno a produrre il doppio dei rifiuti elettronici dei Paesi sviluppati.

Ritiro uno contro uno per rifiuti elettrici ed elettronici

rifiuti elettronici uno contro unoRitiro uno contro uno: una scelta consapevole che aiuterĂ  a mettere fine al disastro ambientale provocato dallo smaltimento illecito di rifiuti elettrici ed elettronici. Gli apparecchi fuoriuso o semplicemente inutilizzati, seguendo questo criterio, dovranno essere riconsegnati al negozio. Da lì si proseguirĂ  poi alla raccolta per un eventuale riciclaggio o comunque allo smaltimento appropriato e sicuro, senza danni per l’ambiente.

In molte regioni del Nord Italia la riconsegna degli apparecchi elettronici è giĂ  una realtĂ  da tempo e i primi bilanci parlano di risultati incoraggianti e di una diminuzione della contaminazione del territorio. Chi acquista un elettrodomestico nuovo puĂ² consegnare direttamente al distributore quello vecchio. A stabilirlo chiaramente è il Decreto Legislativo 151/05 sui Raee, al momento sospeso in attesa di formulare un’ulteriore Decreto con  semplificazioni amministrative per i soggetti interessanti.